Sofia Goggia non molla. Il risveglio dopo il brutto infortunio al ginocchio causato dalla caduta durante il super-G di Cortina non è stato certo semplice per la campionessa olimpica in carica di discesa.
Gli esami effettuati domenica pomeriggio hanno però lasciato una finestra aperta sui Giochi di Pechino, al via tra meno di due settimane in Cina.
Recuperare in tempo da un trauma distorsivo con lesione parziale del legamento crociato già operato nel 2013, una piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo tendinea non è affatto facile, ma la Goggia vuole provarci.
"Se questo è il piano che Dio ha per me, altro non posso fare che spalancare le braccia, accoglierlo e accettarlo", ha scritto l'azzurra su Instagram lanciando una difficile corsa contro il tempo.
Il programma dei Giochi concede una piccola speranza: la discesa femminile è in programma martedì 15 febbraio, tra 22 giorni, e se il recupero procederà nel modo sperato la sciatrice lombarda potrebbe testare la propria condizione nel super-G in programma venerdì 11.
"In questi casi c'è una condizione che prevale su tutto il resto: la volontà dell'atleta di perseguire un obiettivo e la tranquillità nel poter riaffrontare il gesto atletico - ha sottolineato Fabio Rodia, direttore del reparto di ortopedia e traumatologia presso il Cto di Roma - Per poter tornare in pista la Goggia deve essere tranquilla e serena".
A giudicare dalle prime ore dopo l'infortunio, l'azzurra non sembra aver affatto rinunciato al sogno olimpico. "La vita, lo sport, sono così - ha sottolineato il presidente del Coni, Giovanni Malagò - Sofia lo sa bene, va sempre al massimo e conosce le insidie che si nascondono, incarna alla perfezione lo spirito e i valori del nostro movimento, non si arrende facilmente: sono sicuro che farà l'impossibile per provarci, per stupirci ancora".
Intanto la Federazione italiana sport invernali ha ufficializzato la convocazione della Goggia per Pechino, a testimonianza che il sogno non è svanito. Domani torna invece la Coppa del mondo con lo slalom notturno di Schladming, ultima gara maschile prima dei Giochi, e il gigante femminile di Kronplatz.
Gli esami effettuati domenica pomeriggio hanno però lasciato una finestra aperta sui Giochi di Pechino, al via tra meno di due settimane in Cina.
Recuperare in tempo da un trauma distorsivo con lesione parziale del legamento crociato già operato nel 2013, una piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo tendinea non è affatto facile, ma la Goggia vuole provarci.
"Se questo è il piano che Dio ha per me, altro non posso fare che spalancare le braccia, accoglierlo e accettarlo", ha scritto l'azzurra su Instagram lanciando una difficile corsa contro il tempo.
Il programma dei Giochi concede una piccola speranza: la discesa femminile è in programma martedì 15 febbraio, tra 22 giorni, e se il recupero procederà nel modo sperato la sciatrice lombarda potrebbe testare la propria condizione nel super-G in programma venerdì 11.
"In questi casi c'è una condizione che prevale su tutto il resto: la volontà dell'atleta di perseguire un obiettivo e la tranquillità nel poter riaffrontare il gesto atletico - ha sottolineato Fabio Rodia, direttore del reparto di ortopedia e traumatologia presso il Cto di Roma - Per poter tornare in pista la Goggia deve essere tranquilla e serena".
A giudicare dalle prime ore dopo l'infortunio, l'azzurra non sembra aver affatto rinunciato al sogno olimpico. "La vita, lo sport, sono così - ha sottolineato il presidente del Coni, Giovanni Malagò - Sofia lo sa bene, va sempre al massimo e conosce le insidie che si nascondono, incarna alla perfezione lo spirito e i valori del nostro movimento, non si arrende facilmente: sono sicuro che farà l'impossibile per provarci, per stupirci ancora".
Intanto la Federazione italiana sport invernali ha ufficializzato la convocazione della Goggia per Pechino, a testimonianza che il sogno non è svanito. Domani torna invece la Coppa del mondo con lo slalom notturno di Schladming, ultima gara maschile prima dei Giochi, e il gigante femminile di Kronplatz.