Calcio

Marotta, va limitata competenza ASL

Ad Inter: "C'è grande confusione con situazioni anomale"
Credits © Ansa Giuseppe Marotta
Giuseppe Marotta
"Questa quarta ondata ci ha preso tutti in contropiede, forse rinviare questi due turni avrebbe agevolato, ma la compressione del calendario ci costringe a mantenere il ritmo delle partite, non ci sono i tempi altrimenti per recuperare" Queste le parole dell'ad dell'Inter Giuseppe Marotta, ai microfoni di Sky. 

"Certamente - ha sottolineato Marotta - il fatto di rinviare questi turni avrebbe consentito forse una gestione migliore, una gestione più fluida, però c'è poi la compressione di un calendario che tra Campionato, Champions League e impegni delle Nazionali, Mondiali, ci vede costretti a dover svolgere appunto tutte le partite entro maggio e di conseguenza è normale che non ci fosse più tempo per inserire altre giornate di recupero. Oggi siamo tornati a una situazione di forza maggiore per cui è chiaro che ci dobbiamo ragionare e fare della valutazioni in questi termini. Sì, poteva essere una valutazione razionale e intelligente, ma c'è stata la repentinità di ritrovarci davanti a un numero incredibile di positività nel giro di poche settimane".

"C'è una grande confusione, stiamo assistendo a situazioni anomale. Mancano le linee guida tra lo sport e il Ministero della Salute, bisogna decidere sul protocollo da attuare. La competenza delle Asl va limitata".

"Ci sono partite rinviate e altre che si giocheranno, questo perché ogni ASL decide in maniera autonoma. Ci sono così casi come quello di Bologna-Inter, che non si giocherà, o quello di Spezia-Hellas, che si giocherà nonostante gli 11 positivi nella squadra veneta. La Lega Serie A avrà un nuovo protocollo ma serve un confronto col Governo".

"L'obiettivo è tutelare la salute di tutti. Ma nel momento in cui sono le Asl a decidere autonomamente ci sono troppe differenze, come nel caso di Spezia-Hellas e Bologna - Inter, e il campionato ne risente. Manca chiarezza, mancano linee guida, bisognerebbe limitare l'influenza delle Asl". 

Marotta ha poi aggiunto: "Dovrebbe essere obbligatorio il terzo vaccino, a quel punto mi sentirei tranquillo, i medici dicono che il rischio è minimo e l'andamento del campionato avrebbe una grande fluidità. Oggi siamo davanti a uno scenario difficile, sono dell'idea che tutti gli atleti debbano essere sottoposti a vaccino completo".

 

					

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