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Mihajlovic: "Tredici giocatori bastano nel calcio a 7"

Il tecnico dei rossoblu: "Bologna con gli uomini contati, ma qualcosa ci inventeremo"
Credits © Ansa Sinisa Mihajlovic
Sinisa Mihajlovic
C'è un Bologna da inventare.

Tra i casi di positività al Covid (Hickey, Medel, Molla, Santander e Vignato a cui si sono aggiunti i Primavera Bartha, Amey e Urbanski), le assenze di Mbaye e Barrow (in Coppa d'Africa) e gli infortunati Schouten e Kingsley, Mihajlovic avrà gli uomini contati.

In più potrà disporre del solo allenamento di oggi, dopo cinque giorni di quarantena disposti dall'Asl: "Non sono arrabbiato, spero solo che chi ha optato per il rinvio a domani della gara di Cagliari lo abbia fatto in buona fede, pensando che il Covid non riguardi i calciatori, ma solo le persone normali. Il gruppo è meraviglioso, ha dimostrato le proprie qualità anche in periodi più duri e difficili di questo e sono convinto che domani faremo una grande partita".

Esprime dubbi, invece, Mihajlovic, sul protocollo che impone di giocare con 13 giocatori: "Potevano andare bene quarant'anni fa. Ora, con i 5 cambi, per essere in regola dovremmo giocare a calcio a 7. Ma le regole sono quelle. Abbiamo undici giocatori e abbiamo recuperato Viola e Dominguez dalla positività: qualcosa ci inventeremo. Ai ragazzi dico di stare sereni ed essere fiduciosi".

Nonostante i problemi siano destinati ad aumentare. Vedi alla voce Dominguez, destinato all'operazione chirurgica alla spalla: "Da due mesi gioca con dolore. Dovrà essere operato, anche se ancora non c'è una data".

E non c'è neppure per il ritorno in campo di Schouten, rientrato a Bologna dopo gli ultimi due mesi trascorsi in Olanda per curare un'anca malconcia: "Dipenderà molto da lui".

					

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