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Tokyo 2020, a Riccione premiati gli azzurri della Scherma

Celebrati gli atleti, lo staff e le sette medaglie conquistate
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Il Playhall di Riccione ha accolto la Festa delle Medaglie di Tokyo 2020, una serata che ha voluto celebrare gli atleti azzurri, i loro staff e le sette medaglie conquistate della scherma nelle spedizioni olimpiche e paralimpiche nella rassegna a cinque cerchi di questa estate.

"E' bello che questa festa si possa celebrare durante il GPG, che quest'anno si svolge a ottobre e segna il punto di arrivo della ripresa dell'attività agonistica dopo lo stop per il covid - ha spiegato il Presidente della Federazione italiana Scherma Paolo Azzi - "E' vero che è mancata la medaglia d'oro, sappiamo che la scherma è sempre in cima alle aspettative, ma respingo le accuse di flop perché abbiamo vinto 5 medaglie olimpiche, 2 paralimpiche, abbiamo portato altri piazzamenti importanti, siamo arrivati secondi nella classifica generale per nazioni e abbiamo mantenuto la scherma italiana nelle posizioni di vertice. Poi, nel poco tempo che ci separa da Parigi, ci rimboccheremo sicuramente le maniche per fare meglio, per lanciare i giovani che vogliono emergere e fare il massimo di cui siamo capaci come è nel nostro DNA".

Nel corso della serata sono saliti sul palco tutti i vincitori delle medaglie, a cominciare da Gigi Samele, il primo schermidore azzurro a piazzarsi sul podio olimpico con il suo argento individuale nella sciabola maschile. per Daniele Garozzo, che dopo l'oro di Rio è tornato sul podio con l'argento a Tokyo. La prima medaglia di squadra è arrivata con il bronzo della spada femminile, composta da Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Federica Isola e Alberta Santuccio.

E' stato poi il turno degli sciabolatori, medaglia d'argento nella prova a squadre. Secondo metallo per Gigi Samele, con lui in pedana anche Luca Curatoli, Enrico Berrè e Aldo Montano. L'ultima medaglia olimpica per la scherma italiana è stata quella di Arianna Errigo, Alice Volpi, Martina Batini ed Erica Cipressa nel fioretto femminile a squadre.

La carrellata è proseguita con i Giochi Paralimpici, che hanno portato all'Italscherma il primo oro grazie alla gara di fioretto femminile categoria B, dove Bebe Vio ha sbaragliato nuovamente la concorrenza, come già aveva fatto a Rio cinque anni prima. Il giorno dopo l'oro individuale Bebe si è poi dedicata anima e corpo alla sua gara del cuore, quella del fioretto femminile a squadre, insieme al capitano Loredana Trigilia e ad Andreea Mogos.

					

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