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Olimpiade 2036: dopo la squalifica per doping la Russia si candida

Tra le altre nazioni in corsa l'Indonesia e la Turchia
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La Russia pensa di candidarsi per la trentaseiesima edizione dei Giochi estivi, quella del 2036. 

Squalificata fino al 16 dicembre del 2022 perché accusata di manipolazione in tema di doping, la Russia è di fatto estromessa da qualsiasi richiesta di candidatura per lungo tempo, poiché la candidatura per i Giochi olimpici si propone 7 anni prima. 

A ratificare la squalifica era stato nel dicembre del 2019 il Comitato Olimpico Internazionale che aveva anche bandito la Russia dalla possibilità di presentare candidature per i Giochi Olimpici e Paralimpici fino all'edizione del 2032. Due le Olimpiadi svolte in Russia, quelle estive nel 1980 a Mosca quando era capitale dell'Unione Sovietica, e quelle invernali nel 2014 a Sochi. 
e i Giochi del 2032 sono già assegnati a Brisbane, la prima possibilità disponibile rimane l'Olimpiade estiva del 2036.

Molto probabilmente la Russia non sarà la sola Nazione a correre per ospitare i Giochi del 2036. Infatti, sta crescendo la volontà del Comitato olimpico indonesiano di candidare Giacarta. Anche la Turchia sembra pronta a scendere nuovamente in campo.

La città prescelta è Istanbul, già presentata (e sconfitta) per ospitare le edizioni del 2000, 2004, 2008, 2012 e 2020. Potrebbe esserci la candidatura congiunta tra Germania e Israele e quella 'multicity' del Regno Unito con Londra, Birmingham, Liverpool e Manchester. 

Per la Russia la possibilità di presentare la candidatura sembra concreta e si stanno vagliando le principali città candidate ad ospitare i Giochi che potrebbero essere San Pietroburgo e Kazan, capitale della Repubblica del Tatarstan, già sede dei Mondiali di nuoto del 2015. Ad annunciare l'intenzione della candidatura russa è stato il ministro degli Esteri Sergey Lavrov in occasione del recente incontro a Rostov sul Don con i medagliati del Comitato Olimpico Russo (Roc) reduci dalle Olimpiadi di Tokyo.   

Gli atleti russi alle recenti Olimpiadi hanno gareggiato sotto i colori del Comitato olimpico nazionale, senza inno e senza sigla, essendo la Russia come Nazione sanzionata dall'agenzia mondiale antidoping (Wada) a seguito della manipolazione e manomissione dei dati di controlli antidoping da parte del laboratorio di Mosca.
 

					

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