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Tokyo 2020

Azzi: "Il bilancio della scherma non soddisfa"

"Da domani le gerarchie olimpiche si azzerano, tutto quell'assetto che si era definito non vale più, si riparte tutti"
Credits © twitter.com/Federscherma
"Il bilancio non può essere soddisfacente tanto meno se si ragiona a caldo dopo l'eliminazione della squadra di  fioretto. Sicuramente un'eliminazione che brucia visto il valore della nostra squadra. E' mancato l'oro a queste Olimpiadi e questo pesa,  sono mancate medaglie in specialità dove era lecito attenderle, quindi ci sono zone d'ombra, ma ci sono anche aspetti positivi, tre argenti e due bronzi sono un bottino importante, avevamo 11 esordienti e alcuni dei più giovani si sono messi in luce ed hanno dimostrato qualità e  voglia e ci indirizzano verso il futuro". Lo ha detto il presidente della federscherma Paolo Azzi che traccia un bilancio della spedizione a Tokyo 2020. La scherma italiana torna a casa con cinque medaglie  totali: 3 argenti e 2 bronzi.

"Non vediamo l'ora, dopo aver fatto tutte  le riflessioni del caso, di ripartire con l'attività internazionale e  di dare spazio a quei giovani che sono subito dietro le prime squadre  e che se avessero avuto un percorso normale dell'attività  internazionale avrebbero anche potuto essere qui e modificare  l'assetto delle squadre. Ci sono elementi di valore che dovremmo  buttare nella mischia. Da domani le gerarchie olimpiche si azzerano, tutto quell'assetto che si era definito non vale più, si riparte  tutti".

"Anziani e  giovani spero avranno la possibilità di misurarsi in una stagione  normale di attività e lì ognuno potrà mettersi in luce. Si riparte con un movimento che è vivo e dobbiamo guardare avanti nei tre soli anni  che ci separano dal prossimo appuntamento olimpico", conclude Azzi  guardando a Parigi 2024.

					

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