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Tokyo 2020

Bach a Hiroshima per messaggio di pace, ma viene criticato

Il capo del Cio intanto spera di far disputare delle gare col pubblico
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Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, ha visitato Hiroshima. Forte il segnale mandato dal numero uno del Cio, che ha chiesto "solidarietà globale".

"Più solidarietà all'interno delle varie società e più solidarietà tra le società: senza solidarietà non c'è pace. I Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo2020 saranno un faro di speranza per un futuro migliore e più pacifico", ha detto Bach.

"La pace era al centro anche del pensiero del fondatore del Comitato Olimpico Internazionale, Pierre De Coubertin. Quando ha rilanciato i Giochi Olimpici moderni, più di 125 anni fa, li ha visti come un modo per promuovere la pace tra le Nazioni e le persone. Oggi sono qui per rendere omaggio a Hiroshima, come città di pace, e a tutta la gente di Hiroshima", ha aggiunto il numero uno del Cio.

Il segnale di pace lanciato da Bach, però, ha avuto poco successo. Lo stesso presidente del Cio, infatti, è stato criticato a Hiroshima da un gruppo di contestatari, che lamentano da mesi il rischio di organizzare un evento del genere "nel bel mezzo di una pandemia". Un gesto che, a detta dei contestatori, equivale a "disprezzare la salute e la vita delle persone", dimostrando quindi che i "Giochi non sono una festa della pace".

Non curante delle contestazioni, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa giapponese "Kyodo News", Bach avrebbe chiesto invece al Primo ministro Yoshihide Suga di considerare, qualora la situazione dei contagi da nuovo Coronavirus dovesse migliorare, la possibilità di svolgere alcune gare con l'accesso sugli spalti degli spettatori.

					

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