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Tokyo 2020

Corea troppo forte, l'Italia della sciabola è d'argento

Montano, Curatoli e Berrè si arrendono con il punteggio di 45-26
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L'Italia della sciabola è medaglia d'argento alle Olimpiadi di Tokyo, sconfitta in finale per 45 a 26 dalla Corea del Sud che resta campione olimpica dopo nove anni.

Nel 2016 a Rio questa gara a squadra non era presente nel programma olimpico per rotazione. Alla Makuhari Messe nella periferia della capitale giapponese Luca Curatoli, Aldo Montano, Enrico Berrè e Luigi Samele, non sono riusciti ad arginare lo strapotere dei sudcoreani che a Londra 2012, vincendo sulla Romania, erano stati i primi asiatici a vincere una medaglia in questa gara.

Per Montano, 42 anni e che era partito ufficialmente riserva, un coronamento di una carriera: alla quinta Olimpiade coglie un argento dopo l'oro individuale ad Atene 2004 e a livello di squadra, un argento sempre in Grecia, un bronzo a Pechino 2008 e Londra 2012 e oggi quello di Tokyo 2020. Montano, schermitore livornese, aveva fatto il suo quinto esordio olimpico in semifinale contro l'Ungheria.

Era stato proprio Aldo a trascinare i compagni verso la quindicesima finale olimpica dell'Italia della sciabola. Tra italiani e magiari, alla fine bronzo, si era conclusa 45 a 43. In finale il senatore della squadra azzurra, preferito Samele, non e' riuscito a esprimersi come in semifinale perdendo tutti e tre gli assalti.

Al primo turno gli azzurri avevano trovato grosse difficolta' per superare l'Iran (45-44) trascinato da un incontenibile Ali Pakdaman.  La sciabola a squadre a Tokyo 2020 e' ritornata nel programma olimpica dopo la rotazione di Rio 2016. Per l'Italia di questa arma della scherma la sedicesima medaglia a cinque cerchi (4 ori e 12 argenti.

L'ultima finale olimpica fu quella di Atene 2004, persa contro la Francia, mentre l'ultimo oro risale a Los Angeles 1984 quando Marco Marin, Gianfranco Dalla Barba, Giovanni Scalzo, Ferdinando Meglio e Angelo Arcidiacono vinsero sulla Francia.  L'argento di oggi per la scherma italiana e' la medaglia numero 129 di sempre alle Olimpiadi.

"Per me e' un argento conquistato, ma soprattutto una carriera finita. Credo che sia giusto fermarmi qui con la Nazionale. Sono stati 17 anni bellissimi, volati in un attimo". Aldo Montano chiude con un argento e cinque olimpiadi in carriera, lo stesso giorno dell'addio ai Giochi di Federica Pellegrini: "La ruota gira per tutti, quella sportiva e' cinica e velocissima" le parole del livornese.

Luigi Samele non ha potuto duellare per infortunio: "Ho fatto di tutto per combattere all'ultima stoccata, ma non ce l'ho fatta".

Per Berre' "e' un argento ottenuto col lavoro di cinque anni di gioie, dolori e delusioni".

					

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