Calcio

C'è il sì, poi il rinvio: giallo sulla Serie A spezzatino

In assemblea l'ok da 13 club, poi il passo indietro: decisione rinviata
Un'assemblea con il giallo, che nasconde anche la volontà di ottenere più soldi. Continua a fare discutere infatti l'ipotesi della Serie A versione spezzatino, con 10 gare spalmate in altrettanti orari diversi.

Un tema approdato oggi in assemblea, dove non è mancato lo scontro tra le società. Dopo un inizio teso, con uno scontro anche dai toni intensi tra il patron della Lazio, Claudio Lotito, e il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, sul caso Salernitana (non invitata in assemblea in quanto ancora formalmente legata a Lotito stesso), il nervosismo si è spostato poi sul tema orari-spezzatino.

La proposta vedrebbe le partite al sabato in quattro finestre diverse (14.30, 16.30, 18.30 e 20.45) e quelle di domenica in cinque (12.30, 14.30, 16.30, 18.30 e 20.45), oltre alla gara del lunedì sera. Proposta inizialmente passata con 13 voti a favore, con Genoa, Sampdoria, Roma, Bologna, Sassuolo e Spezia contrari.   

Tuttavia, dopo diverse discussioni, la scelta è stata quella di votare una seconda delibera per annullare la prima decisione, revocando il voto: mozione passata con l'opposizione solo di Juventus, Lazio e Napoli, ogni discussione rinviata a una nuova assemblea prevista la prossima settimana. Il motivo? "Ci siamo presi il tempo necessario per vedere se ci sono soluzioni migliori, dal punto di vista dei tifosi ed economico", ha spiegato il presidente del Genoa, Enrico Preziosi.

Una maggiore valorizzazione del prodotto, quindi, considerando che una Serie A spalmata su 10 orari diversi varrebbe di più rispetto a quella secondo il format venduto alle tv.   

Restano tuttavia le polemiche, anche tra gli altri sport. "Il calcio la fa da padrone, vuole occupare tutti gli spazi possibili. È vero e ovvio che è il primo sport nazionale ma in questo momento il governo deve intervenire come nelle sue facoltà", ha detto all'ANSA il presidente della federazione pallacanestro (Fip), Gianni Petrucci. "Ho scritto alla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, che questa situazione è insostenibile per tutti gli altri sport. Devono essere tutelati", ha aggiunto l'ex numero uno della Figc.   

Intanto, nel corso dell'assemblea sono arrivate anche novità per quanto riguarda la Coppa Italia, con i club che hanno approvato un doppio bando: uno per le gare solo in chiaro e uno misto tra chiaro e pay, pacchetti alternativi con prezzo minimo per ciascuno pari a 42 milioni.

Tra gli altri temi, è arrivato il rinnovo della sponsorizzazione con Tim fino al 2024 (raggiungendo 25 anni di partnership), con la telco che rimarrà title sponsor non solo della Serie A ma anche del torneo e Serie A e delle competizioni Primavera (con il brand TimVision).

Approvata anche la destinazione del "fondo multe" ad attività contro il razzismo, oltre alla distribuzione tra i club della cifra in eccesso relativa al paracadute retrocesse. Rinviata invece ad una prossima assemblea l'elezione del Consigliere di Lega indipendente, ruolo per cui è spuntato il nome di Gianni De Gennaro, ex capo della Polizia ed ex sottosegretario di Stato alla Presidenza del consiglio dei ministri nel governo Monti.

					

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