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Gasperini deferito: gli atti tornano alla Procura

I Tna dichiara l'irritualità dell'atto. Finale di stagione salvo per il tecnico della Dea
Credits © getty Gian Piero Gasperini
Gian Piero Gasperini
Un cavillo burocratico ha impedito la sentenza del TNA e  salvato il finale di stagione di Gian Piero Gasperini, finale di Coppa Italia compresa.

L'iter del procedimento dovrà essere ripetuto e, per l'allenatore dei nerazzurri bergamaschi, la squalifica, o comunque la sanzione, potrebbe comunque arrivare, ma solo nei prossimi mesi, non intaccando dunque la sua presenza in panchina in questo scorcio decisivo di stagione.   

Gian Piero Gasperini era stato deferito per avere, il 7 febbraio scorso, "insultato un ispettore durante un controllo a sorpresa e inveito contro l'intero sistema antidoping, interrompendo un test in corso su un calciatore dell'Atalanta e obbligando il giocatore ad andare ad allenarsi".

In altre parole, l'allenatore dell'Atalanta ha violato l'art.3 comma 3 del codice e il procuratore antidoping, Pierfilippo Laviani, lo ha 'rinviato a giudizio', con richiesta di 20 giorni di squalifica.   

Il 'Gasp' sembrava destinato a saltare le ultime tre partite di campionato - che l'Atalanta giocherà contro Benevento (in casa), Genoa (in trasferta) e Milan (in casa), ma soprattutto la finale della Coppa Italia contro la Juventus, in programma mercoledì 19 maggio a Reggio Emilia.

Tutto era cominciato quando al campo d'allenamento dell'Atalanta, a Zingonia, si è presentato un ispettore della Nado Italia per un controllo antidoping 'out of competion', ovvero a sorpresa e fuori competizione, su quattro calciatori.

L'atleta, il cui test era stato interrotto da Gasperini, ha poi completato l'operazione a fine allenamento grazie alla 'mediazione' del medico sociale.   

I test dei calciatori evidentemente sono risultati negativi, dato che non ci sono state comunicazioni al riguardo: ma il comportamento di Gasperini ha indotto il procuratore Laviani a contestargli l'infrazione, proponendogli un patteggiamento (per la violazione dell'art.3 comma 3 del codice antidoping di Nado Italia, il tecnico rischia fino a sei mesi di squalifica) per una sanzione di 10 giorni di stop.

Gasperini non ha accettato il patteggiamento e ha chiesto un'udienza dibattimentale che si è svolta oggi, davanti al Tribunale Nazionale Antidoping presieduto da Adele Rando.

					

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