Calcio

Aggredita a Salerno la figlia dell'allenatore del Pescara Grassadonia

La Salernitana condanna l'episodio, il tecnico: "Una vergogna, scapperemo dalla città"
Credits © ansa
Un brutto e grave episodio in vista della sfida di lunedì sera che potrebbe decretare la promozione in A dei campani. L'aggressione è stata denunciata in un post su facebook scritto nel corso della notte da Annabella Castagna (moglie dell'allenatore del Pescara) che vive con la famiglia proprio a Salerno.

"Dopo cinque giorni di minacce e insulti dirette alla nostra famiglia - scrive - la follia consumatasi questa sera è intollerabile. Nostra figlia, appena diciottenne, è stata minacciata e aggredita con spintoni e calci affinché il papà capisca....Tutto questo per una partita di calcio. Ci auguriamo che questi criminali, ben lontani dall'essere tifosi, vengano identificati al più presto, anche perché questa è la prima volta in cui il bersaglio della violenza è stato un componente della nostra famiglia. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno mostrato solidarietà in queste ore così tristi e concitate, ma ci sembra chiaro, ora più che mai, che la nostra vita continuerà lontano da Salerno. Ci auguriamo che civiltà e rispetto possano divenire prerogativa di tutti".

GRASSADONIA: "È una vergogna. Mia figlia è stata strattonata e presa a calci. Adesso basta. I miei familiari prenderanno un taxi e andranno via, anzi scapperanno via. Li aspetto in Abruzzo. Basta, adesso basta".

Sull'episodio è intervenuta con una nota la stessa Salernitana che "stigmatizza e condanna i comportamenti intimidatori ed offensivi". "Una partita di calcio, pur se importante e decisiva - recita la nota - resta tale e non può scatenare simili manifestazioni di violenza verbale. Tutto deve restare nell'ambito della vicenda sportiva e sul rettangolo di gioco. Purtroppo, questa è anche la conseguenza di un clima costruito ad arte per generare odio da personaggi di basso calibro che puntualmente pubblicano sul web false notizie".

"La Delfino Pescara 1936 oltre a porgere il messaggio di solidarietà al proprio tecnico, si è subito prodigata affinché la famiglia Grassadonia raggiunga al più presto Pescara per garantire quella serenità purtroppo venuta meno nella loro città di origine". 

					

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