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Vezzali: "L'Europeo a Roma ha un significato che va oltre il calcio"

Il sottosegretario in esclusiva a Dribbling: "E' un messaggio per tutti i settori del nostro paese"
Campionessa olimpica, fiorettista più titolata di sempre, Valentina Vezzali, dal 17 marzo, ha assunto l'incarico di sottosegretario con delega allo Sport. Dal primo giorno del suo insediamento, ha portato avanti le istanze del mondo dello sport, in forte sofferenza a causa della pandemia di Covid-19. 

“Per l'Europeo a Roma abbiamo lavorato di squadra. Sarà un'occasione importante per la ripartenza. Roberto Mancini? Ci siamo sentiti. Io ho fatto la mia parte, ora tocca a lui dimostrare quanto vale il nostro calcio", ha detto a Donatella Scarnati che l'ha intervista per Dribbling. 

​“Avere la possibilità di disputare un Campionato Europeo, quattro partite di Campionato Europeo a Roma, ha un significato che va oltre il calcio ma rappresenta un messaggio per tutti, per tutto lo sport ma anche per tutti i settori del nostro paese. Il nostro paese ha un grandissimo bisogno di sport ed eventi come quello dell’Europeo che sono occasioni importanti per il rilancio e per la ripartenza”.

“Rappresento il mondo dello sport ma il Governo, ci tengo a sottolinearlo, sa quanto sia importante per gli italiani e quindi c’è stata questa volontà da parte di tutti di giocare in squadra e di puntare su questo Campionato Europeo. Gravina mi ha detto grazie e io l’ho ringraziato a mia volta per aver lottato, per averci creduto e per aver lavorato insieme affinché questo potesse avvenire”.

Di Roberto Mancini, pesino come lei, dice: “Roberto Mancini è una persona eccezionale, una persona che, oltre le sue doti di tecnico, stimo tantissimo. Ora tocca a lui dimostrare quanto il nostro calcio può fare”.

Dovendo fare un primo bilancio di questa sua nuova esperienza: “Ogni giorno cerco sempre di pormi un obiettivo, un nuovo traguardo e mi auguro di poter dare allo sport quello che lo sport mi ha dato e di poter far si che l’Italia sia più sportiva. Ne abbiamo davvero bisogno. Da anni mi batto perché lo sport entri nella scuola, siamo fra i paesi del mondo più indietro in questo senso. Lo sport deve entrare fino dalla scuola primaria, perché i nostri bambini in un mondo così digitalizzato, a maggior ragione in questo ultimo anno dove hanno sofferto e sono rimasti chiusi in casa davanti al computer, hanno bisogno di imparare a conoscere il proprio corpo, imparare a conoscere il proprio movimento, la psicomotricità e deve essere fatto da persone che hanno studiato in questo senso”.

Ma come è stata accolta questa volta dal mondo della politica: “Qualche giorno fa ho avuto un incontro con il Presidente Mattarella ed è stato molto piacevole perché il nostro Presidente è davvero vicino al mondo dello sport ed è stato bello sentirsi dire: "Ora sei sottosegretario dello sport e saprai sicuramente usare molto bene anche qui il tuo fioretto”.

					

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