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Superlega; Juve, Milan e Inter: "Vogliamo continuare a giocare in A"

Lega e Figc ribadiscono la contrarietà. Aic: "Serve un accordo"
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Scaroni - Zhang - Agnelli
Pieno appoggio all'Uefa contro i club ribelli. L'Italia del pallone fa muro contro il progetto Superlega, appoggiato da Juventus, Milan e Inter.

"Ribadisco il nostro no alla Superlega”, ha sottolineato il numero uno della Figc Gabriele Gravina intervenendo da Montreaux, dove è in programma il Congresso elettivo Uefa. "L'unica riforma percorribile è quella nata dalla proposta Uefa sulla Champions League, ogni tentativo di fuga in avanti è irricevibile e dannoso per il calcio europeo - ha continuato il presidente federale, che punta a entrare a far parte dell'Esecutivo Uefa - l'adesione a questo progetto pone gli stessi Club fuori dal contesto riconosciuto dalla FIFA".

Gravina, grande alleato di Aleksander Ceferin in questo braccio di ferro contro i dodici top club, ha posto l'accento anche sull'importanza dei campionati nazionali, che rischiano di venire oscurati dalla nuova competizione. "Il patrimonio sportivo e culturale delle singole competizioni rappresenta un valore aggiunto per qualsiasi torneo internazionale, vogliamo difendere il merito sportivo e la possibilità di per ogni squadra di inseguire un grande sogno, insieme ai propri sostenitori – ha sottolineato - Il calcio è dei tifosi, va modernizzato, ma non snaturato. Il calcio è partecipazione e condivisione, non è un Club elitario".

Nel frattempo le venti società della Lega di A si sono riunite in via straordinaria. Al termine di un incontro durato poco più di un'ora e mezza è stata ribadita la posizione di contrarietà al progetto.

All'appuntamento erano presenti anche i tre club ribelli, Juventus, Milan e Inter, che hanno confermato di voler continuare a giocare nella massima serie. Ogni valutazione ulteriore da parte della Confindustria del Pallone verrà fatta nei prossimi giorni, sulla scia delle decisioni dell'Uefa. I club infatti si ritroveranno in assemblea tra una settimana.

Ha espresso preoccupazione invece l'Assocalciatori, che auspica che  “i nuovi format delle competizioni internazionali per club possano continuare a generare nuove e aggiuntive risorse, senza minare gli aspetti solidaristici e la competitività dei campionati nazionali, patrimonio dello sport e dei tifosi".

L'Uefa ha anche minacciato di escludere da Mondiali ed Europei i calciatori dei club che hanno aderito alla Superlega, prospettiva che l'Aic scongiura. “Ci impegneremo in ogni sede, insieme ai nostri colleghi dei sindacati europei e alla Fifpro – si legge in una nota - per garantire che ogni decisione in merito sia assunta all'esito di processi decisionali equilibrati e condivisi tra tutte le parti coinvolte".

					

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