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Australian open

Nadal: "Protocolli rigidi, ma noi siamo dei privilegiati"

"Dobbiamo avere una visione più ampia di quello che sta succedendo nel mondo"
Credits © Getty Rafa Nadal
Rafa Nadal
Le regole si conoscevano e ora bisogna rispettarle. 

Fra i "privilegiati" di Adelaide, Rafa Nadal si dice dispiaciuto per i 72 colleghi costretti a 14 giorni di quarantena nella propria camera d'albergo a Melbourne in vista del primo Slam della stagione, dopo essere stati a contatto con passeggeri positivi al Covid sui voli che li hanno portati in Australia. 

A differenza di tutti gli altri, non potranno allenarsi in campo in vista dell'inizio dell'Open (8 febbraio) "ma quando siamo arrivati qui, sapevamo che le misure sarebbero state rigide, perche' sapevamo quello che sta facendo l'Australia per combattere la pandemia".  

"Ci sta lamentarsi in qualche modo - sottolinea Nadal alla Cnn - ma vediamo quante persone stanno morendo nel mondo, quanti stanno perdendo i propri cari senza nemmeno avere la possibilita' di dargli un ultimo saluto. Il mondo intero sta soffrendo, per cui non possiamo lamentarci. Bisogna essere un po' piu' ottimisti, siamo dei privilegiati avendo la possibilita' di continuare a fare il nostro lavoro".

					

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