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Francesca Jones
Impresa della ventenne britannica Francesca Jones, detta Fran, che vincendo il match del 'final round' di Abu Dhabi, per 6-0 6-1 contro la cinese Lu Jiajing, si è qualificata per il tabellone principale degli Open d'Australia.
Ma la cosa da sottolineare è che questa giocatrice fino a ieri n.241 del ranking Wta, gioca a tennis pur avendo solo quattro dita per mano. Ciò a causa della sindrome da cui è affetta, la displasia ectodermica ectrodattilia. Si tratta di un'anomalia genetica dello sviluppo embrionale che colpisce le estremità degli arti. Così Fran Jones ha tre dita e un pollice su ciascuna mano, tre dita del piede destro e quattro nel sinistro. Ha anche meno denti rispetto agli altri, nella sua vita è stata sottoposta a molti interventi e lo sport sembrava per lei un 'percorso' impossibile.
"Ma io dico sempre che uno dei maggiori piaceri nella vita è fare ciò che gli altri dicono che non puoi fare. A me, ad esempio, i medici avevano detto che non avrei mai potuto giocare a tennis, e da quel momento io mi sono impegnata per dimostrare loro che avevano torto. Ti dicono che non puoi farcela? Tu fallo: io vivo seguendo questo motto. Ho una rara anomalia, ma penso che nessuno debba essere limitato dalle opinioni altrui".
La passione per il tennis è nata fin da quando frequentava le scuole elementari e non le è mai passata. Ora ha tre settimane di tempo per concentrarsi sugli Open d'Australia, al via l'8 febbraio e che saranno il suo primo torneo dello Slam: "Mi concentrerò su questo impegno - ha assicurato - senza dare troppa importanza a ciò che gli altri dicono di me".
Ma la cosa da sottolineare è che questa giocatrice fino a ieri n.241 del ranking Wta, gioca a tennis pur avendo solo quattro dita per mano. Ciò a causa della sindrome da cui è affetta, la displasia ectodermica ectrodattilia. Si tratta di un'anomalia genetica dello sviluppo embrionale che colpisce le estremità degli arti. Così Fran Jones ha tre dita e un pollice su ciascuna mano, tre dita del piede destro e quattro nel sinistro. Ha anche meno denti rispetto agli altri, nella sua vita è stata sottoposta a molti interventi e lo sport sembrava per lei un 'percorso' impossibile.
"Ma io dico sempre che uno dei maggiori piaceri nella vita è fare ciò che gli altri dicono che non puoi fare. A me, ad esempio, i medici avevano detto che non avrei mai potuto giocare a tennis, e da quel momento io mi sono impegnata per dimostrare loro che avevano torto. Ti dicono che non puoi farcela? Tu fallo: io vivo seguendo questo motto. Ho una rara anomalia, ma penso che nessuno debba essere limitato dalle opinioni altrui".
La passione per il tennis è nata fin da quando frequentava le scuole elementari e non le è mai passata. Ora ha tre settimane di tempo per concentrarsi sugli Open d'Australia, al via l'8 febbraio e che saranno il suo primo torneo dello Slam: "Mi concentrerò su questo impegno - ha assicurato - senza dare troppa importanza a ciò che gli altri dicono di me".