Flavio Roda presidente Fisi
Il problema è che non solo lo snowboard cross è in pericolo, purtroppo rischiano di sparire tutti gli sport invernali''.
E' il grido dall'allarme lanciato dal presidente della Fisi, Flavio Roda commentando all'Adnkronos le parole accorate della campionessa olimpica di snowboard cross Michela Moioli sul futuro del suo sport. ''Questa pandemia ha messo in ginocchio tutta la filiera della montagna e tutti gli sport della neve -sottolinea Roda-.
Tra questi lo snowboard cross in maniera particolare perché ha un seguito minore e manca di uno sponsor. Noi siamo riusciti ad organizzare grazie a Infront due gare di Coppa del Mondo in Valmalenco il 23 e 24 gennaio ma molte stazioni non sono riuscite a trovare le risorse per organizzare le gare e abbiamo purtroppo assistito a rinvii o a cancellazioni di eventi''.
"Credo che per il 18 gennaio le speranze siano davvero poche se non zero ma voglio ancora sperare che i primi di febbraio si possano riaprire gli impianti sciistici - continua Roda - due mesi di stagione potrebbero dare un minimo di respiro a un settore agonizzante. Le conseguenze sarebbero disastrose con la perdita di migliaia e migliaia di posti di lavoro: una carneficina sociale. Io penso che si possa riaprire con le dovute accortezze e nella massima sicurezza''.
E' il grido dall'allarme lanciato dal presidente della Fisi, Flavio Roda commentando all'Adnkronos le parole accorate della campionessa olimpica di snowboard cross Michela Moioli sul futuro del suo sport. ''Questa pandemia ha messo in ginocchio tutta la filiera della montagna e tutti gli sport della neve -sottolinea Roda-.
Tra questi lo snowboard cross in maniera particolare perché ha un seguito minore e manca di uno sponsor. Noi siamo riusciti ad organizzare grazie a Infront due gare di Coppa del Mondo in Valmalenco il 23 e 24 gennaio ma molte stazioni non sono riuscite a trovare le risorse per organizzare le gare e abbiamo purtroppo assistito a rinvii o a cancellazioni di eventi''.
"Credo che per il 18 gennaio le speranze siano davvero poche se non zero ma voglio ancora sperare che i primi di febbraio si possano riaprire gli impianti sciistici - continua Roda - due mesi di stagione potrebbero dare un minimo di respiro a un settore agonizzante. Le conseguenze sarebbero disastrose con la perdita di migliaia e migliaia di posti di lavoro: una carneficina sociale. Io penso che si possa riaprire con le dovute accortezze e nella massima sicurezza''.