Motori

MoroGp

Bastianini: "Comincia la mia vita da adulto"

"Sarà bellissimo sfidare Rossi e Marquez con la Ducati"
Credits © getty Enea Bastianini
Enea Bastianini
Dal titolo iridato in Moto2 alla grande sfida della MotoGp in sella alla Ducati.

Enea Bastianini, 23enne riminiese, racconta le sue emozioni per la stagione che lo attende con la sua nuova Ducati Desmosedici del Team Esponsorama.

"Comincia la mia vita da adulto", dice il riminese che avra' il compito di raccogliere l'eredita' di Andrea Dovizioso, lavorando con il capotecnico Alberto Giribuola, ma avra' anche il ruolo di portabandiera romagnolo.

"Sono tante responsabilita' tutte assieme, soprattutto quella 'territoriale', perche' noi romagnoli abbiamo qualcosa di diverso nel sangue. Con Alberto sono in contatto giornaliero, si interessa dei miei allenamenti e mi trasmette tranquillita'. E' la qualita' che piu' mi ha colpito. Poi, ovviamente, non vedo l'ora di poter attingere dalla sua esperienza".

Bastianini ricorda il weekend di Portimao che gli ha permesso di laurearsi campione del mondo. "Porto dentro un po' tutto. Dal brivido del sabato, quando per una gomma difettosa a un certo punto ero 16° in qualifica, all'orgoglio e alla gioia una volta tagliato il traguardo: e' stato per la mia famiglia, la mia fidanzata e il Team Italtrans, in particolare per il direttore tecnico Giovanni Sandi che voleva fortemente il mio salto di categoria da campione. Perche' i campioni vengono guardati con occhio differente".

Dovra' attendere fino al 5 marzo per scendere in pista a Losail. "E gia' tre settimane dopo sara' Mondiale: le prime gare serviranno come test. Dovro' conoscere tante cose, dal metodo di lavoro al carattere della moto. Incrociare in pista Valentino Rossi sara' un'emozione. E lo stesso sara' quando trovero' Marc Marquez. Gli altri, per quanto fortissimi, li ho comunque affrontati quasi tutti tra Moto2 e Moto3. Ma dopo l'emozione iniziale, diventeranno tutti rivali".

Gli obiettivi di Bastianini sono: "Il titolo di miglior rookie e magari fare un po' la differenza nella seconda meta' dell'anno. Con Luca Marini avremo sponsor diversi ma i colori saranno simili. Non so quale potra' essere lo scambio di informazioni, pero' in Ducati ogni pilota puo' vedere i dati di tutti gli altri. Anche se poi nessuno puo' guidare esattamente come un altro collega, me lo ripetero' studiando i dati di Dovizioso".

Ha studiato Marquez nel suo modo di sventare le cadute appoggiando il gomito. "La chiave e' stata convincersi di poterlo fare. La prima volta e' stata nei test del Qatar, un anno fa, dopo ci sono riuscito in 6-7 occasioni. Era la conferma del pieno controllo che avevo sulla Kalex, dovro' cercare la stessa simbiosi con la Ducati".

Tra i suoi punti di riferimento "Jack Miller, la sua guida aggressiva e' la piu' simile alla mia, che e' ingannevole: sembro sempre composto, ma in realta' spingo sempre".

La potenza della Ducati, che in Qatar superera' i 350 orari, e' tutt'altra cosa rispetto alla Moto2. "So che l'impatto sara' impressionante e che dovro' modificare il mio stile di guida, ma non ho paura di niente. Nell'ultimo anno ho chiuso il cerchio. Merito di Italtrans, del mio manager Carlo Pernat che si fa carico di tanti problemi, ovviamente della famiglia, e della mia compagna Alice, che ha saputo anche 'sbattermi' la realta' in faccia in certi momenti. Il nuovo numero e' legato a lei. Il 23 la mia eta', ma e' anche l'orario in cui andavo a dormire prima di un GP: sempre alle 23.33, il mio nuovo numero assieme a quello tradizionale. Se n'e' accorta Alice, perche' - casualmente - le mandavo la buonanotte sempre a quell'ora. Ma non dimentico nessuno del mio percorso, ogni esperienza e' stata importante. Fausto Gresini fu il primo a credere in me, e anche se abbiamo avuto discussioni, tra noi non sono mai mancati rispetto e stima. Vivo la sua situazione con apprensione, sono in costante aggiornamento con i suoi figli, e tifo per lui. Ma Fausto e' sempre stato forte, credetemi".

					

Potrebbero interessarti anche...


					

Altri articoli da Motori