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Tokyo 2020

Approvato il decreto legge sull'autonomia del Coni

Il provvedimento arriva alla vigilia del comitato esecutivo del Cio
Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge sull'autonomia del Coni.

Il capo dello sport italiano Giovanni Malagò ne ha dato notizia in una telefonata al presidente del Cio, Thomas Bach, interrompendo il cda in corso sui Giochi invernali di Milano-Cortina del 2026.

Bach, si apprende dal Coni, ha espresso grande soddisfazione per il provvedimento. Provvedimento che arriva alla vigilia della riunione a Losanna, in Svizzera, dell'esecutivo del Cio (Comitato Olimpico Internazionale) che ha all'ordine del giorno la questione e che dovrebbe dunque allontanare lo spettro della sospensione del Coni.

Gli atleti dell'Italia corrono il rischio di gareggiare senza divisa, inno e bandiera ai Giochi Olimpici di Tokyo, che prendono il via il 23 luglio, per la questione dell'autonomia dello sport, che rappresentava una violazione della carta olimpica.

Il provvedimento di sospensione del Coni da parte del consesso dei 205 Paesi membri Cio (tre pagine) era già sul tavolo dello stesso presidente Bach, redatta da James McLeod, che ricopre l'incarico di direttore delle relazioni esterne.

"Per l'espletamento dei compiti relativi al proprio funzionamento e alle proprie attività istituzionali, il Coni è munito di una propria dotazione organica" di 165 persone al massimo, di cui fino a dieci dirigenti".

E' quello che prevede  il testo del decreto legge Cio approvato oggi in Consiglio deiministri. La misura mira a superare le obiezioni sull'autonomia del Coni, in vista delle prossime Olimpiadi.

"Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto contenente le norme che sanciscono l'autonomia del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Ora l'ultima parola spetta al Parlamento in sede di conversione".

Lo riferisce, in una nota, il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora.

"Per la lunga e gloriosa storia sportiva e democratica del nostro Paese era improbabile che l'Italia venisse cosi' duramente sanzionata gia' domani, ma la decisione di oggi fuga ogni dubbio e risolve il problema dell'indipendenza del Coni lasciato aperto dalla riforma del 2019", ha aggiunto Spadafora.

					

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