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Milan a un punto dal titolo di Campione d'Inverno

Ma l'Inter di Conte impegnata a Udine spera nel sorpasso all'ultimo minuto
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Pioli-Conte
Al Milan basta un punto nel big match con l'Atalanta per dare concretezza al suo cammino di rinascita, fregiandosi del simbolico titolo di campione d'inverno.

Un traguardo imprevisto ma che premierebbe il percorso limpido della pattuglia giovane di Pioli pilotata dal talento inscalfibile di Ibra, che ora sarà supportato da un altro grande vecchio, Mario Mandzukic.

Le due milanesi giocano in contemporanea visto che l'Inter di Conte è impegnata a Udine, dove mercoledì ha stentato l'Atalanta.

Intanto c'è stato il risveglio della Juve che ha tratto insegnamenti dal ko di San Siro conquistando la Supercoppa con Ronaldo e Sczcesny contro il Napoli tradito da capitan Insigne.

Altre due gare di livello sono Lazio-Sassuolo e Verona-Napoli mentre dopo lo psicodramma in Coppa Italia la Roma ritrova lo Spezia all'Olimpico in una sfida che potrebbe costare cara a Fonseca, già fiaccato dal crollo nel derby.     

Va in archivio il girone d'andata di una stagione anomala con risultati molto più sbilanciati del passato: la Juve batte il Milan che supera l'Inter, che manda ko la Juve.

Ma sono anche le squadre minori che ogni tanto creano le sorprese. Il Milan non usurpa la posizione di testa per la freschezza, la continuità e la grinta dei suoi giocatori, ma il test con l'Atalanta sarà probante, nonostante i due pareggi che hanno fermato l'ascesa di Gasperini.

Ibra contro Zapata (o il suo alter ego Muriel) promettono spettacolo nella degna conclusione del girone d'andata, anche se un divario di 10 punti tra le due squadre sembra sproporzionato.

Il team più in forma è però l'Inter di Lukaku e Barella che non vuole fallire con l'Udinese che ha preso due punti in sei gare e non vince dal 12 dicembre.

La corsa tra le due milanesi sembra essere una corsa a tappe che durerà tutta la stagione. Prova a reinserirsi la Juve di Pirlo che, pur non convincendo del tutto, ha alzato il primo trofeo e vuole proseguire la rincorsa ricevendo un Bologna un po' alterno. Il ritorno al gol di Ronaldo, il recupero di Cuadrado, la compattezza ritrovata danno fiducia al tecnico dopo lo schiaffone di Conte.     

Nonostante i disastri dell'ultima settimana la Roma è ancora al terzo posto dovendo ricevere di nuovo lo Spezia e poi il Verona. Due vittorie potrebbe salvare la panchina di Fonseca, ma il gruppo sembra disorientato (con le tensioni a Trigoria, il duro confronto tra Dzeko e il tecnico e il bosniaco non convocato ufficialmente perché non in forma), fragile psicologicamente avendo perso molte certezze, specie dopo la scellerata serata di Coppa. Se smette di vincere con le piccole il destino del tecnico è segnato. "Sento la fiducia del club e la squadra è con me" ha detto Fonseca.   

Diverso il discorso del Napoli, sfortunato in Supercoppa, ma comunque in grado di battersi sempre con convinzione:promettente la sfida col Verona, che ha però perso un po' di mordente. Spinta dall'onda emotiva del trionfo nel derby, la Lazio, priva di Luis Alberto, ospita un cliente difficile come il Sassuolo di De Zerbi, che gioca bene e ha molti talenti a disposizione.

L'accelerata del Crotone rende incandescente la lotta per la salvezza che vede ora cinque squadre in tre punti.

In crescita è il Genoa di Ballardini che ha la gara più delicata ricevendo il Cagliari in crisi di Di Francesco, che rischia la panchina in caso di settima sconfitta consecutiva.

Male anche il Parma, che non vince da 30 novembre e che deve sfruttare il turno casalingo con la Samp di Ranieri, che è' però in ottime condizioni.

Debutto per Nicola a Benevento col Torino che ha licenziato Giampaolo ed è relegato al penultimo posto.

Verifica per il Crotone ultimo, dopo il 4-1 al Benevento: la Fiorentina però non può concedere distrazioni: altri passi falsi la riporterebbero a battersi per la salvezza.

					

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