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Ancelotti: "In Premier il momento è molto difficile"

'Avevano riaperto parzialmente gli stadi, poi li hanno richiusi'
Credits © ansa Carlo Ancelotti
Carlo Ancelotti
"E' un momento molto difficile in Premier e in tutta l'Inghilterra. C'è stato un forte aumento dei casi e il calcio ne ha sofferto. Ci sono stati anche degli episodi di negligenza da parte di qualche calciatore durante le feste. La parziale riapertura del pubblico aveva cambiato l'effetto: noi nelle ultime due partite avevamo avuto 2 mila persone allo stadio, poi hanno richiuso per la crescita dei contagi. Il calcio senza spettatori è un'altra cosa".

Così Carlo Ancelotti, intervenuto a Radio anch'io lo sport, su RadioRai.

"Il Milan sta facendo molto bene, questo è chiaro, la partita di mercoledì contro la Juve però non sarà decisiva - aggiunge l'allenatore del Liverpool -. L'effetto Brexit sul mercato? In Inghilterra non se ne parla. Penso che il calciomercato non ne verrà condizionato. Il ritorno delle milanesi? Per quanto riguarda l'Inter c'è stato l'intervento forte di un investitore, il Milan grazie a Maldini ha fatto grosso lavoro di reclutamento, non avendo magari la gestione di grossi capitali". 

"Zielinski è un calciatore completo, che può giocare in tutte le posizioni: io stesso lo impiegavo dappertutto. Gli è mancata la continuità, ma è un elemento in possesso di grande qualità: ha dinamismo e senso della posizione. Lozano? E' stato acquistato perché ha qualcosa di speciale, è un giocatore molto veloce e rapido, l'anno scorso ha avuto delle difficoltà, perché è arrivato all'ultimo. Ha viaggiato molto per il Messico, perché doveva giocare con la Nazionale".

"Pirlo? Non mi sento di dargli consigli. Gli sono molto affezionato e gli auguro di far bene alla Juve. Ha avuto qualche difficoltà, ma è normale per un allenatore arrivato da poco - aggiunge -. Non sempre un grande calciatore diventa un buon allenatore, questo è vero, ma ce ne sono tanti che lo sono diventati". "Per la vittoria in Champions, le candidate sono sempre quelle, ma bisogna considerare cosa sta succedendo nei campionati: c'è equilibrio dovunque e penso che la Champions seguirà questa strada. In primavera, però, ci sarà un miglioramento da parte delle big. Per quanto riguarda la lotta-scudetto mi sembra normale che, con la rosa che ha, l'Inter sia tra le favorite. Eriksen? E' un giocatore di qualità, ma gli sta succedendo quello che gli succedeva al Tottenham". 

 "Si parla del trasferimento di Khedira all'Everton, perché in questo momento ci mancano grossi giocatori a centrocampo, come Allan: noi abbiamo investito a giugno dell'anno scorso e quegli investimenti ci bastano".

Sulla vicenda Zaniolo, Ancelotti è lapidario: "Credo che i panni sporchi vadano lavati in casa e questo vale anche per lo spogliatoio; ognuno di noi deve gestire l'aspetto personale come meglio crede. La pubblicizzazione di tutto questo rappresenta un dato per tutti e non solo per il giocatore. Rimanere a galla nel calcio? Il calcio è un privilegio, in questo momento internet ha un po' allontanato le relazioni personali, è molto difficile avere relazioni dirette e questo incide sulla vita privata. Noi all'Everton abbiamo delle regole comportamentali, ma è impossibile evitare la presenza dei calciatori sui social. Dipende dall'intelligenza personale gestirli. Io la chiamo la solitudine dello smartphone".

"Il calcio sta cambiando - sottolinea Ancelotti - non so quanto c'entri la pandemia, si va alla ricerca di un gioco verticale e penso che in futuro la strada da seguire sarà questa".

					

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