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Nainggolan: "Ferito da Conte"

"A Cagliari per combattere, nella vita mi diverto solo se gioco"
Credits © Ansa Radja Nainggolan
Radja Nainggolan
"Se Di Francesco mi chiama, sono pronto. Nella vita sono uno che si diverte solo se gioca".

Tornato a Cagliari, Radja Nainggolan si aspetta di debuttare gia' domani contro il Benevento.

Il belga ha tanta voglia di rivalsa dopo gli ultimi mesi all'Inter in cui non ha trovato spazio. "Conte e' un grandissimo tecnico - racconta - ma sono rimasto ferito quando dopo avermi concesso solo otto minuti di partita mi ha indicato come un responsabile di tutto. Che potevo fare in otto minuti? Ma non ho aperto polemiche allora, non lo faccio nemmeno adesso. E' andata cosi'. Sono integro, sano. Non ho mancato un allenamento, non ho fatto un minuto di ritardo".

In Sardegna ritrova Di Francesco, con cui ha raggiunto una semifinale di Champions ai tempi della Roma.

"E' un allenatore di rango, uno che punta sul gioco. Non e' da tutti. A Cagliari ha messo in campo dei giocatori di prospettiva. Vuol fare cose importanti. Preoccupato dalla classifica? No. Quando c'e' da combattere mi diverto. L'anno scorso siamo partiti benissimo e abbiamo chiuso male. Quest'anno dobbiamo fare il contrario".

Fra l'altro, secondo Nainggolan, "in campo stiamo difendendo molto piu' che un risultato: stiamo difendendo il campionato dal virus perche' il Covid prima ha ucciso il calcio, poi le vite di tutti noi, e alla fine ha ucciso il mondo".

Nel cuore del belga c'e' pero' sempre la Roma. "Se la rimpiango? Si' - ammette - E' una citta' in cui ho passato quattro anni e mezzo importanti. A Roma avevano una squadra forte. Dicono che io creavo problemi. Invece, come sa chiunque abbia giocato con me, io ero e rimango un uomo-spogliatoio".

E a questo proposito, Nainggolan aggiunge: "Mi rivedo in Zaniolo perche' anche io sono attaccato, trollato sui social. E' facile essere messi in mezzo. L'unico modo e' ignorare, fregarsene. Io non faccio il maestro di vita che da' consigli. Ma l'unico modo che ha per rispondere e' il campo. Per il resto deve farsi forza e andare avanti. A chi lo attacca rispondera' con le prime partite che gioca".

E ai tifosi juventini che lo attaccano ricordando che non ha vinto nulla, replica: "Una sciocchezza assoluta. Io ho scelto di non andare con chi vinceva, la Juventus e' stata la squadra piu' forte per un decennio e io a vincere con i piu' forti non mi diverto. Mi diverte sfidare i piu' forti. Pensa che sono cosi' convinto di questa scelta che persino quando gioco a Football Manager non prendo mai le grandi. So che potrebbero dire che alla Juventus non mi hanno voluto, ma basta che chiedano ai loro dirigenti, ai loro direttori sportivi".

					

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