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Immobile giura amore eterno alla Lazio

"Mi sento responsabile della felicità dei laziali. Si è creato un legame forte tra società, tifosi e l'allenatore"
Credits © Getty Ciro Immobile esulta dopo il 2-1 al Sassuolo
Ciro Immobile esulta dopo il 2-1 al Sassuolo
"Si punta al massimo per la propria carriera, ma sono contento di quello che ho trovato e vinto qui, a livello personale e di squadra. Quando sono arrivato la Lazio era a metà classifica, insieme agli altri l’abbiamo riportata in alto. L’amore che mi dà la gente per strada non può mai essere superato da una squadra che prova a vincere la Champions".

Lo ha detto Ciro Immobile, attaccante della Lazio.

"Andai via dal Torino nel 2014 per andare al Dortmund, la reputavo la scelta migliore, ero giovane e non è stato semplice", ha raccontato.

"Ma quel passo mi ha aiutato tanto, come mi ha aiutato il periodo trascorso in granata. Si fanno delle scelte, ora ho fatto quella di sposare il progetto Lazio fino alla fine della carriera. Mi sento responsabile della felicità dei tifosi. Si è creato un legame talmente forte con la società, i tifosi, l'allenatore. La mia famiglia si trova benissimo a Roma”, ha aggiunto.

Sulle sue condizioni fisiche e sul momento della Lazio, Immobile ha proseguito: “Ho avuto qualche problemino, con il Sassuolo ho giocato con gli antidolorifici. Quest'anno abbiamo avuto alti e bassi in Serie A, mentre in Champions abbiamo fatto qualcosa di eccezionale. Ma ora ci stiamo riprendendo anche in campionato ed è giusto che si parli più di noi”.

La Lazio pre-covid sembrava in grado di vincere lo scudetto: "Il calcio vive momenti in cui ti senti in formissima, imbattibile. E quello era il nostro momento. Prima del covid eravamo una squadra davvero formidabile, scendevamo in campo con la voglia di vincere ogni partita. Poi ci siamo fatti distrarre un po' troppo, abbiamo perso qualche punto. La Lazio pre-covid poteva stare lì e lottare per lo scudetto".

In Champions League l'avversario della Lazio sarà il Bayern Monaco: “Come affrontarlo? Ci vuole un po' tutto. Bisogna fare una partita perfetta, giocare al massimo delle nostre possibilità e cercare di divertirci come facciamo di solito. Quale sfida contro l’Atalanta vorrei vincere tra quella in Coppa Italia e quella in campionato? Non posso scegliere, dico entrambe. Gioco sempre per vincere, non mi piace perdere”.

"Se Inzaghi durante la settimana ha la voce? Dipende, se lo facciamo arrabbiare la perde anche durante l'allenamento”, ha poi sottolineato. Il campano ha poi parlato di Belotti, suo compagno di stanza in Nazionale: “Con lui mi trovo bene, lui ha sempre quest'energia anche quando è tardi. Io sono un po' più grande di lui, gli dico che dobbiamo andare a dormire presto, anche perché dobbiamo risparmiare energie quando siamo in camera insieme in Nazionale”.

Quindi è tornato sulla disfatta della Nazionale gestione Ventura: “Con lui ho avuto sempre un ottimo rapporto nel Torino e me lo sono portato nell'Italia. Ci sono stati un po' di problemi, quando le cose iniziano ad andare male ti senti sotto pressione, in difficoltà. Volevamo partecipare a tutti i costi ai Mondiali, siamo arrivati allo spareggio con troppa paura di non raggiungere il risultato. Non c'era un ambiente sereno ma no, Ventura non abbandonò il ritiro”, ha proseguito.

Dall'attaccante parole di elogio per l'attuale ct Mancini:  “Con lui stiamo facendo un ottimo lavoro, abbiamo riavvicinato la gente alla Nazionale. Ci stiamo divertendo”.

					

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