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Nando Gentile: "Salute importante, ma non possiamo fermarci"

"Il pubblico deve tornare, le partite ormai sembrano tutte amichevoli"
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“Penso che la vita è la cosa più importante, però non bisogna fermarsi. Bisogna andare avanti convivendo con questa situazione cercando di limitare i danni. Se ci fermiamo siamo perduti perché perdiamo sponsor e introiti, senza dei quali non potremmo ripartire e finirebbe la pallacanestro”.

Lo ha detto Nando Gentile, bandiera della Juve Caserta e della Nazionale di basket, intervenuto a a Extratime su Radio1Rai.

Uno dei playmaker più forti di sempre del basket italiano, Gentile ha vestito le maglie anche dell'Olimpia Milano e in Grecia del Panathinaikos.

Su quanto pesa la mancanza di pubblico sugli spalti a causa del Covid, Gentile dice: "Non dico il 100%, ma quasi. Io vedo le partite e mi sembrano tutte amichevoli. Non c’è entusiasmo e non c’è chi ti trascina. C’è la voglia di vincere, ovviamente, ma il basket è uno sport nel quale il pubblico vive a contatto con i giocatori”.

Milano nel destino: dopo aver vinto proprio contro l'Olimpia lo storico Scudetto di Caserta nel 91, Gentile è stato capitano di Milano nel titolo del ‘96 e più di recente suo figlio Alessandro, è stato capitano e vincitore di due Scudetti con la squadra regina del basket italiano.

Milano favorita anche quest’anno? “Tutti gli anni si dice che Milano è la squadra da battere, ma il bello del basket è che non si vince con le parole e con i nomi, ma si vince sul campo. Detto questo, Milano rimane grande favorita - ha dichiarato Gentile - per il roster, per il budget, per gli allenatori e l’organizzazione, e le squadre che possono dare fastidio sono Bologna, Venezia, Sassari.  Per vincere sarà importante arrivare bene fisicamente e mentalmente ai play off che sono un campionato a parte con tante partite e viaggi ravvicinati.”

					

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