Calcio

E' morto Diego Armando Maradona

Il calcio piange il più grande giocatore di tutti i tempi
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E' morto all'età di 60 anni Diego Armando Maradona. Lo riferisce il sito del quotidiano argentino El Clarins, secondo cui il Pibe de Oro avrebbe subito un arresto cardiorespiratorio nella casa di Tigre, nei pressi di Buenos Aires, dove si era stabilito dopo l'operazione alla testa.

Il presidente Alberto Fernandez ha annunciato tre giorni di lutto nazionale in Argentina per la morte della leggenda del calcio. Lo riferiscono i  media locali.

Diego Armando Maradona, riferisce il 'Clarin', sarebbe deceduto per un arresto cardiorespiratorio mentre si trovava nella casa di Tigres, zona alla periferia dove si trovava dopo essere stato dimesso dalla clinica dov'era stato operato al cervello. Sul posto sono poi sopraggiunte tre ambulanze. "E' successo l'inevitabile", scrive il giornale.

Matias Morla, avvocato ed agente di Diego Armando Maradona, ha confermato la notizia della morte della leggenda del calcio mondiale, deceduto a causa di un infarto che ha avuto nella sua abitazione di Buenos Aires.

Anche 'La Nacion', quotidiano vicino all'entourage di Diego Maradona, riporta la notizia della morte del 'calciatore del secolo', precisando che sul posto, dopo che l'ex fuoriclasse si è sentito male in casa, sono accorse alla fine ben nove ambulanze ma che ogni tentativo di rianimarlo è stato inutile. Secondo quanto riporta Tyc Sports Maradona è morto alle 13.02 (ora argentina).

La foto di Diego Maradona che bacia la coppa del Monda e la scritta Eterno. La federcalcio argentina, sul suo profilo Twitter piange la scomparsa della sua "leggenda". "L'Associazione di football argentino, attraverso il suo presidente, Claudio Tapia, manifesta il suo profondo dolore per la scomparsa della nostra leggenda, Diego Armando Maradona. Sarai sempre nei nostri cuori", si legge nel post.

PELE': "E' triste perdere amici in questo modo. Sicuramente un giorno giocheremo a calcio insieme in cielo". 

SACCHI: "Stento a crederci, sapevo che era stato dimesso. Se ne va un fenomeno, una buona persona, generosa, che amava il calcio. Uno straordinario protagonista, il più grande in assoluto. Ho tre firme con dedica in un pallone - aggiunge Sacchi - sono quelle di Pelè, Di Stefano e Maradona. Diego ha fatto sognare milioni di persone, le sue giocate erano delle imprese per altri. Giocare contro di lui era difficile, è stato un giocatore che ha evoluto il calcio. Non è mai stato un individualista, se avessi potuto l'avrei allenato volentieri".

					

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