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Spadafora: "Palestre aperte, grazie Conte"

Sibilia: "Grave fermare la base e i giovani"
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"Palestre e piscine sono luoghi sicuri e controllati, tenerle aperte ottimo risultato, grazie Conte: ora insieme verificheremo protocollo e rispetto delle regole".

Lo dichiara il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, a proposito del Dpcm con le nuove misure anti covid che il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato stasera.

Lo sport da contatto potrà essere praticato soltanto in forma individuale e senza competizioni, anche a livello dilettantistico. A piscine e palestre Conte ha dato sette giorni di tempo per adeguarsi ai protocolli di sicurezza, altrimenti scatta la chiusura.

"Lo svolgimento degli sport di contatto, come individuati con provvedimento del Ministro dello Sport, è consentito nei limiti. L'attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l'attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni".

Il Dpcm varato questa sera aggiunge: "Sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal Comitato olimpico nazionale italiano, dal Comitato italiano paralimpico e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali".

| SIBILIA: "GRAVE FERMARE LA BASE E I GIOVANI"

"Dalle informazioni parziali che abbiamo il nuovo Dpcm avrebbe confermato i nostri timori - ha dichiarato Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti - Perché se da un lato sembrerebbe garantita la prosecuzione dell'attività dilettantistica a livello nazionale e regionale, non possiamo dire lo stesso per quella provinciale e giovanile. Se così fosse siamo preoccupati perché impedire lo sport soprattutto a bambini e ragazzi equivale a creare un forte squilibrio tra una socialità organizzata e quella disorganizzata, quella che porterà migliaia di giovani a vivere il proprio tempo libero senza regole e senza responsabilità, a differenza di ciò che avrebbero potuto garantire le società sportive dilettantistiche che hanno investito risorse e mezzi per consentire la ripresa in sicurezza delle attività sportive. Trovo grave considerare lo sport un'attività non essenziale, come anche non aver cercato un confronto con chi organizza e gestisce lo sport di base nel nostro Paese".


					

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