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Joao Almeida
"Non avrei mai sognato di iniziare in rosa l'ultima settimana del Giro. Ci sono stati giorni duri ma le sensazioni sono state fin qui grandiose. Non so quanto possiamo andare lontani ma ho un grande team al mio fianco".
Joao Almeida e' stato la grande sorpresa di questo Giro d'Italia e il giovane portoghese della Deceuninck-QuickStep punta a stupire ancora.
"Il piano iniziale e' che corressi la Vuelta e fino a un mese e mezzo fa non sapevo che sarei venuto al Giro - rivela Almeida, in testa alla generale con 15" di vantaggio su Kelderman - Ho sempre avuto un carattere tranquillo ma capita anche di diventare ansioso anche se provo a rimanere calmo".
"La gente pensa che io non stia soffrendo, o che mi stia rilassando troppo, ma penso a tante cose dentro di me e la mia faccia la dice lunga su quanto abbia faticato negli ultimi giorni. Quella di Piancavallo e' stata la salita piu' dura che abbia mai fatto e anche se sono stato staccato a sette chilometri dalla fine, non sono crollato, ho solo continuato a spingere e a pensare a quanto fosse speciale tenere la maglia rosa per un'altra tappa. E' stata una giornata estenuante ma mi ha dato molto coraggio il modo in cui ho corso nell'ultima settimana".
E anche per questo Almeida non si preclude nulla, pur consapevole che qualunque sara' la sua posizione a Milano, il suo Giro restera' indimenticabile. "Qualsiasi cosa succedera', e' stato un Giro fantastico: sono arrivato fra i primi tre quattro volte e oltre 12 giorni in rosa e' qualcosa di incredibile per me che sono al mio primo Grande Giro, per cui tutto quello che verra' dopo e' un bonus. Mi piacerebbe vincere la maglia bianca ma guardando alla classifica generale, mi basta restare solido per chiudere sul podio e sarebbe un sogno. Sono comunque superfelice di quello che abbiamo fatto finora e anche se alla fine dovessimo perdere tutto, non avremmo perso da dove abbiamo iniziato".
Joao Almeida e' stato la grande sorpresa di questo Giro d'Italia e il giovane portoghese della Deceuninck-QuickStep punta a stupire ancora.
"Il piano iniziale e' che corressi la Vuelta e fino a un mese e mezzo fa non sapevo che sarei venuto al Giro - rivela Almeida, in testa alla generale con 15" di vantaggio su Kelderman - Ho sempre avuto un carattere tranquillo ma capita anche di diventare ansioso anche se provo a rimanere calmo".
"La gente pensa che io non stia soffrendo, o che mi stia rilassando troppo, ma penso a tante cose dentro di me e la mia faccia la dice lunga su quanto abbia faticato negli ultimi giorni. Quella di Piancavallo e' stata la salita piu' dura che abbia mai fatto e anche se sono stato staccato a sette chilometri dalla fine, non sono crollato, ho solo continuato a spingere e a pensare a quanto fosse speciale tenere la maglia rosa per un'altra tappa. E' stata una giornata estenuante ma mi ha dato molto coraggio il modo in cui ho corso nell'ultima settimana".
E anche per questo Almeida non si preclude nulla, pur consapevole che qualunque sara' la sua posizione a Milano, il suo Giro restera' indimenticabile. "Qualsiasi cosa succedera', e' stato un Giro fantastico: sono arrivato fra i primi tre quattro volte e oltre 12 giorni in rosa e' qualcosa di incredibile per me che sono al mio primo Grande Giro, per cui tutto quello che verra' dopo e' un bonus. Mi piacerebbe vincere la maglia bianca ma guardando alla classifica generale, mi basta restare solido per chiudere sul podio e sarebbe un sogno. Sono comunque superfelice di quello che abbiamo fatto finora e anche se alla fine dovessimo perdere tutto, non avremmo perso da dove abbiamo iniziato".