Calcio

Genoa, 10 giocatori e 4 membri dello staff positivi al covid

Preoccupazione Napoli, tamponi a tutti. L'infettivologo Galli: "Positività anomale, possibile errore di laboratorio"
Un cluster di Covid-19 fa breccia nella Serie A. E ne minaccia il regolare svolgimento delle prossime giornate. Sono saliti a quattordici i positivi al coronavirus tra le fila del Genoa. Coinvolti dieci giocatori e quattro membri dello staff.

Dopo i casi accertati di Lasse Schone e Mattia Perin, che avevano già saltato la trasferta di Napoli, il contagio si è allargato ad altri dodici tesserati. La società ligure “ha attivato tutte le procedure previste dal protocollo in vigore e informato le Autorità per le procedure correlate – fa sapere il Grifone -  Il club fornirà prossimi aggiornamenti dettati dall'evoluzione".

Al momento il Genoa non ha reso noti i nomi delle altri positivi, ma la notizia – arrivata in serata – rischia di avere riflessi anche in casa Napoli, che domenica al San Paolo ha travolto 6-0 la squadra di Maran. L'esito dei tamponi effettuati questa mattina del gruppo squadra dei liguri, da cui sono emerse nuove dodici positività, costringerà infatti i ragazzi di Rino Gattuso a sottoporsi a dei controlli extra, in programma in queste ore.

Un bel problema nel quartier generale di Castelvolturno considerando che all'orizzonte c'è il big match con la Juventus. Mentre il Napoli trattiene il fiato restando in casa Genoa il maxi-contagio che ha colpito il Grifone pone seri dubbi - o per lo meno riflessioni - sullo svolgimento della gara di sabato con il Torino, prossimo impegno in campionato.

Per la prima volta da quando la Serie A è ripartita, la Lega si troverà di fronte a un bivio. E a una situazione inedita. Rinviare la gara, con la consapevolezza di rischiare di creare un precedente a cui potrebbero appellarsi altre società, mossa azzardata in una stagione senza respiro che sfocerà negli Europei, oppure giocare ugualmente (schierando solo i calciatori negativi), con una squadra inevitabilmente decimata dal virus? La risposta arriverà nei prossimi giorni. E di certo è destinata a far discutere un mondo del calcio già abbastanza diviso.

"Tante positivita' tutte insieme sono anomale, si puo' pensare anche a un errore di laboratorio. Stop al campionato? Bisogna essere molto cauti a ipotizzare certe misure".

Lo ha detto Massimo Galli, responsabile del reparto malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano. "Se tutti quei test erano negativi un paio di giorni fa, e ora invece sono tutti positivi, mi chiedo se la società abbia fatto immediatamente riscontri di questi test. Qualche punto di domanda sulla faccenda poi sorge: mi è già capitato in questi mesi vedere un'epidemia di positività che non si è rivelata tale, può capitare che sia un errore di laboratorio".

"Tutto questo - ha aggiunto Galli - necessita di una conferma. Mi sarei aspettato più gradualità e non questa contemporaneità. La situazione per ora si deve valutare con cautela". L'infettivologo ha però escluso che si possa già ipotizzare la sospensione della Serie A. "Purtroppo in questo momento bisogna capire bene come siamo messi nello sviluppo dell'epidemia rispetto allo svolgimento del campionato. Non penso che si debba ritenere che si possa bloccare tutto da un momento all'altro" ha concluso.

					

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