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Spadafora: "Il limite di tre mandati non minaccia l'autonomia"

Il ministro dello sport: "Altro tema che abbiamo provato a introdurre è quello dell'incompatibilità"
"Ci accusano di minare l'autonomia dello sport perche' mettiamo il limite di tre mandati per i presidenti delle federazioni. La cosa mi fa sorridere, anche perche' ci sono 16 federazioni con presidenti che sono li' da circa trent'anni. Se hanno fatto bene, sono contento, ma non credo che poter pensare dopo 30 anni di lasciare a qualcun altro sia scandaloso. Un bravo dirigente deve formare una classe dirigente. Dodici anni sono tantissimi". Lo ha detto il ministro per le Politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora parlando della riforma dello sport in una diretta Facebook.    "Io sono aperto al confronto con tutti - ha aggiunto - e vorrei chiedere a chi sta li' da trent'anni perche' non e' possibile pensare di dare anche ad altri la possibilita' di assumere quel ruolo".

"Altro tema che abbiamo provato a introdurre - ha aggiunto il ministro - è quello dell'incompatibilità: si dice sempre 'la politica fuori dal mondo dello sport'. Pero' il mondo dello sport e' totalmente dentro la politica, con deputati, senatori, che sono allo stesso tempo anche presidenti di federazioni, di enti di promozione sportiva e quindi con un minimo di conflitto di interesse".   
Nel testo unico si vuole eliminare questa anomalia, ha spiegato Spadafora, "perche' nella loro funzione politica dovrebbero poter audire anche se stessi e controllare in qualche modo se stessi. Anche qui - ha aggiunto - possiamo parlarne in maniera molto laica, pero' se dobbiamo essere seri fino in fondo, diciamo che questa autonomia che il mondo dello sport reclama sempre e che io difendero' fino all'ultimo giorno che saro' ministro dovrebbe essere tale da consentire alle persone o di fare il politico o di fare il presidente di una federazione o di un ente di promozione sportiva", ha concluso.

					

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