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L'acquisto del Newcastle da parte degli emiri frenato dalla "pirateria tv"

Denuncia della Wto contro l'Arabia che consente la visione illegale della gare di Premier
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LONDRA, 28 MAG - L'acquisto del Newcastle da parte di un consorzio di investitori dell'Arabia Saudita appare sempre più in dubbio, dopo la denuncia dell'Organizzazione mondiale del Commercio che accusa il paese arabo di consentire la trasmissione illegale delle partite della Premier League. Il rapporto stilato dal WTO non verrà pubblicato prima della metà di giugno, ma il quotidiano britannico Guardian già oggi ne rivela il contenuto. Dal quale si evince che lo stato saudita - attraverso il canale televisivo beoutQ - trasmette, senza averne licenza, numerosi eventi sportivi, tra cui anche le partite del massimo campionato inglese. Una chiara infrazione delle regole del mercato, dal momento che i diritti televisivo della Premier per il Medio Oriente sono detenuti dall'emittente qatariota beIn Sport. Già fortemente criticato da Amnesty International, per la sistematica violazione dei diritti civili in Araba Saudita, il passaggio di proprietà del Newcastle al consorzio Amanda Staveley deve ancora ricevere l'approvazione della Premier League, ma dopo questa ultima rivelazione è molto probabile che non avverrà. (ANSA).

					

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