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Tommasi: "Serve più recupero per la Coppa Italia"

Il n.1 Aic: "Mettere nelle migliori condizioni chi dovrà generare lo spettacolo"
Credits © Ansa Il n.1 Aic Damiano Tommasi
Il n.1 Aic Damiano Tommasi
"Il tema riguarda la tutela della salute e quello degli orari mi auguro non diventi un problema. Mi auguro si faccia una scelta logica, visto che bisognerà giocare tante partite in un breve lasso di tempo. Mi auguro si vada verso la tarda serata".

Lo ha detto Damiano Tommasi, presidente AIC, intervenuto ai microfoni di Domenica Sport su Radio1.

"Mi auguro non ci siano grossi ostacoli, altrimenti cercheremo di riflettere modalità per evitare questo. Bisogna mettere nelle migliori condizioni possibili chi dovrà generare lo spettacolo", aggiunge il presidente del sindacato.

Per quanto riguarda la ripartenza con la Coppa Italia, Tommasi ha dichiarato: "Sulla Coppa Italia la perplessità sono i pochi giorni di tempo fra semifinali e finale, anche nella tutela di chi va in campo. Due partite di coppa obbligano le squadre a scendere in campo con le migliori formazioni possibili e spero si trovi una soluzione per dare più tempo di recupoero".

Sulla possibilità di rivedere gli spettatori negli stadi, Tommasi ha detto: "Spero che a suo tempo si possa tornare anche allo stadio, manca ancora circa un mese all'inizio delle partite e speriamo che le curve epidemiologiche possano dare delle garanzie".

"Gol in chiaro? Penso si possa trovare una sintesi se broadcaster, Lega e Governo si siederanno insieme. Penso sia normale cercare soluzioni eccezionali in casi eccezionali".

"C'e' un contratto firmato tra le televisioni e la Lega Serie A - ha aggiunto - L'accordo va tutelato, ma d'altra parte credo sia legittimo da parte del Governo cercare di evitare assembramenti permettendo ai tifosi di poter seguire le partite a casa".

"In Serie B il problema dei contratti in scadenza e' molto sentito, perche' c'e' un numero di casi maggiore. Non avere una regola comune sull'eventuale proroga degli accordi al 30 agosto, scenario che purtroppo oggi non vediamo possibile, e' un punto interrogativo che preoccupa".

"Per garantire la stessa competitivita' della prima parte di stagione bisognerebbe tramutare gli auspici in una norma federale o in un accordo globale, ma oggi non ne vediamo la possibilita' - ha aggiunto l'ex centrocampista - Lasciare tutto in mano alle trattative individuali potrebbe generare la situazione di societa' che, non avendo piu' nulla da chiedere alla stagione in termini di classifica, si presentano in campo con formazioni ridotte, lasciando il peso delle partite mancanti a pochi giocatori".

Tommasi ha poi chiesto maggiore "controllo sull'applicazione dei protocolli per gli allenamenti. Ci sono societa' che stanno facendo le cose per bene, mentre altre non danno garanzie e dunque stanno facendo ancora allenare i propri giocatori in piccoli gruppi. L'organo della Procura federale non e' sufficiente, bisogna implementare i controlli medici perche' - ha concluso il presidente dell'Aic - per ripartire tutti quanti nella stessa data e con le stesse condizioni c'e' la necessita' che tutti i club si mettano in ordine col protocollo e permettano dunque ai giocatori di allenarsi nel migliore dei modi".
 

					

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