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Édouard Philippe: "Lo sport professionistico in Francia non può riprendere"

Il primo ministro francese categorico: "Tutte le gare professioniste da settembre in poi"
Lo sport professionistico in Francia resta al palo.

Dopo le dichiarazioni della scorsa settimana del Ministro dell Sport Roxana Maracineanu che aveva definito lo sport "non prioritario" per il governo, arrivano oggi le dichiarazioni del primo ministro francese in persona, Édouard Philippe, a smorzare ogni velleità su una imminente ripresa delle gare sportive in Francia.

"Tutti gli eventi sportivi, soprattutto calcio e rugby, si disputeranno dal mese di settembre in poi" le parole di Philippe presentando in Parlamento il piano della Fase 2 per la riapertura dall'11 maggio. 

Il Premier ha così messo una pietra tombale anche sull'imminente svolgimento del Tour de France e del Roland Garros, i due appuntamenti sportivi transalpini di maggior prestigio e tradizione, che in molti ipotizzavano si sarebbero potuti disputare tra la fine di luglio e la fine di agosto.

Philippe ha chiarito che il  rischio di una seconda ondata della pandemia "autorizzerà solo la  ripresa dello sport su base individuale ma non dello sport  collettivo".       

"Sarà possibile, nei giorni di sole, praticare una singola attività sportiva all'aperto, ovviamente superando l'attuale limite del chilometro" dalla propria abitazione "e rispettando le regole del  distanziamento sociale", mentre "non sarà possibile praticare sport in luoghi coperti, né sport di squadra o di contatto", ed "eventi che riuniscono più di 5000 partecipanti non possono essere tenuti prima di settembre".

					

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