Calcio

Prof Castellacci: "Alcuni punti dei protocolli da chiarire"

Il presidente dell'associazione medici italiani di calcio: "Se un giocatore risulta positivo, di chi saranno le responsabilità?"
Credits © getty Il professor Enrico Castellacci
Il professor Enrico Castellacci
"Se la serie A dovesse ripartire bisognerà chiarire alcuni punti che i protocolli non chiariscono e risultano oscuri: se un giocatore è positivo su chi cade la responsabilità? Su un medico sociale, sulla società o su altri? E' importante, perché si va sul penale". Lo ha detto Enrico Castellacci, presidente dell'associazione medici italiani di calcio.

"Inoltre, tutte le società sono in grado di trovare i meccanismi antivirus? I test e i tamponi, con relativi reagenti, ci saranno per tutti oppure intaccheranno le problematiche dei cittadini normali? Questi alcuni dei problemi che ci sono - ha aggiunto - I protocolli io li avrei mandati direttamente ai 20 medici della Serie A per vedere se sono applicabili. Bisogna considerare le cose come stanno, il picco sta calando ma non si potrà ripartire con allenamenti e partite con una situazione di contagio a zero. Non si sa se si ripartirà il 4 maggio o due settimane dopo".

"I medici del calcio? La nostra associazione è considerata marginale - ha concluso Castellacci - non abbiamo peso politico ma siamo determinanti nell'attuare tutto ciò che viene pensato in questi giorni. Ci vorrebbe più considerazione nei nostri confronti".

					

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