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Rinviato anche il Gp d'Azerbaijan

Anche il Canada è a rischio. Il mosaico della Formula 1 è sempre più intricato
Salta anche l’Azerbaijan e pure il Canada è a rischio. Il mosaico della Formula 1 è sempre più intricato. Difficile dire quando il campionato inizierà e come sarà strutturato.

I Gran Premi di Australia e Monaco sono stati annullati e all'elenco delle 6 corse già rinviate e che si spera di poter recuperare si è aggiunta anche quella di Baku, dove si contano una settantina di casi di corona virus. Inoltre gli organizzatori non vogliono spendere e lavorare all’ allestimento di un circuito cittadino con il rischio di non correre, come è avvenuto a Melbourne.
Per lo stesso motivo e perché al momento la pandemia sta minacciando l’America, potrebbe saltare anche l’appuntamento del Canada, primo Paese ad annunciare che non manderà i propri atleti alle Olimpiadi di Tokyo.

C’è da considerare poi che per preservare l’area naturalistica, l’afflusso del pubblico al circuito sull’isola di Notre Dame avviene solo con la metropolitana e di questi tempi non è consigliabile ammassare gli appassionati nei vagoni.
 L’inizio del campionato quindi potrebbe slittare a fine giugno, virus permettendo, con il Gran Premio di Francia.
Poi si cercherebbe di recuperare il maggior numero di gare rinviate inserendole fra quelle già programmate.
Questo per non perdere gli introiti che le competizioni generano. Se non ci si riuscirà non è escluso che si possano disputare due corse consecutive nelle sedi già previste in estate e autunno, con un format tutto nuovo: prove libere e qualifica al sabato e due gare di kilometraggio ridotto alla domenica.
Potrebbe essere così la Formula 1 del futuro.

					

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