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Pioli: "Il mani di Calabria non era da rigore"

Il tecnico rossonero al termine della semifinale di andata di Coppa Italia
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"Sono orgoglioso della mia squadra, un po' meno di altre cose. Il tocco di mano di Calabria non era da rigore. Ce lo spiegò Rizzoli nella riunione che ricordo benissimo: fece vedere l'episodio del rigore concesso in Cagliari-Brescia alla prima giornata e ci disse che la scelta di assegnare il penalty era stata sbagliata perché il calciatore non poteva vedere il pallone, proprio come accaduto a Calabria, girato di spalle. Un giocatore non può scomparire". Questa l'accusa del tecnico del Milan Stefano Pioli sull'episodio che ha regalato il pareggio alla Juventus al 90' della semifinale di andata di Coppa Italia.

"C'è anche un fallo su Ibra all'inizio dell'azione della Juventus, che non doveva neppure partire - ha aggiunto l'allenatore rossonero ai microfoni di Rai Sport - Sinceramente sono un po' confuso, non riesco a capire queste situazioni sui tocchi di mano".

Pioli ha poi analizzato la partita: "Avevo chiesto ai miei giocatori di uscire dal campo senza rimpianti e lo hanno fatto. Non devono avere rimpianti, diversamente da qualcun altro - ha rimarcato l'allenatore del Milan - Sono molto orgoglioso e credo lo debbano essere anche i tifosi. Volevamo e meritavamo un risultato diverso, ma e' solo la partita di andata: ci prepareremo ancor meglio per il ritorno".

"Ora però pensiamo a recuperare le energie, perché lunedì ci aspetta una partita molto importante contro il Torino". Infine una battuta su Rebic: "E' tornato dalle vacanze di Natale con determinazione, entusiasmo e disponibilità. Mi auguro mantenga questo atteggiamento perché sta diventando un giocatore molto importante per noi", ha concluso Pioli.

					

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