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Mancini: "Più che pronti per gli Europei, ci divertiremo"

"Ci voglio provare ma la concorrenza è altissima"
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Roberto Mancini ct della nazionale
"L'Italia é pronta? Quasi, ancora qualche incertezza, in base a condizione e infortuni. Ma l'Italia é fatta, siamo piú che pronti". A parlare, in vista di Euro2020, é Roberto Mancini, intervistato dal "Corriere dello Sport". Il ct azzurro sogna il grande colpo. "Ci voglio provare, ovvio. Concorrenza altissima: le Nazionali che hanno rinnovato le loro rose adesso sono le piú forti. Germania, Olanda e Spagna. Poi ancora Francia e Inghilterra. Ci divertiremo, siamo cresciuti tanto".

Del gruppo azzurro farà parte Chiellini, ormai recuperato ("Un leone, fa parte della storia della Nazionale. Una certezza") mentre davanti il campionato sta regalando al Mancio un Immobile in grande spolvero. "Io lo stimo, ma ho costruito l'Italia sul collettivo e non su un solo giocatore. Noi ci schieriamo con tre attaccanti: Ciro deve rincorrere meno la palla e gli avversari, è migliorato tanto dal gol contro la Finlandia in poi. Ha capito come muoversi: io gioco con il centravanti vero, o lui o Belotti, sostenuto da due esterni. Chiesa? Io continueró a sfruttare la corsa e la vivacità di Federico, che deve segnare di più per i valori che ha".

Uno sguardo poi alla lotta scudetto: quella di domani contro la Juve potrebbe essere una partita decisiva per l'Inter. In caso di sconfitta della formazione di Conte, "i giochi non sarebbero chiusi, ci mancherebbe, è ancora lunga, ma per i nerazzurri diventerebbe tosta recuperare l'eventuale distacco nonostante abbiano la partita con la Samp. Rincorrere vuol dire stare sotto pressione, non puoi piú sbagliare. La Juve gioca in casa ed è favorita. Ma sará una partita durissima, che può decidere tanto. Le critiche a Sarri? Dopo tanti anni di successi, la Juve puó anche avere qualche problema. Ma non dipende da Sarri, altrimenti vincerebbe ovunque sempre la stessa squadra".

Il Var divide l'Italia. "Ha risolto moltissimi casi, nessuna bocciatura. Ma non mette pace e non regala certezze. Non si capisce ancora con quale metodo venga usato: si va al video o non si va al video? Poi dico una cosa tecnica: ci sono falli di mano che vengono puniti ma che non andrebbero puniti. Quando un difensore salta o atterra, é inevitabile che tenga le braccia larghe. Chi dice il contrario non ha giocato". In chiusura una battuta su De Rossi: "Credo che punti sul corso per allenatori, la sua strada é tracciata a prescindere dalla Nazionale. E' una persona che stimo". 

					

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