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Andrea Mandorlini riparte dal Padova in C

Il ct: "Qui mi sento come a casa"
Credits ©  Andrea Mandorlin
Andrea Mandorlin
"Sono ritornato dopo tanto tempo, sono felice. Ci sono tanti aspetti positivi, avevo voglia di allenare, ritrovare il campo, tanti amici, un ambiente che conosco. Quando sono stato chiamato ci ho pensato poco e d'istinto ho accettato, era un'occasione che ho voluto per tanto tempo ora l'ho colta: sono passati tanti anni ma adesso sono qua, mi sento a casa, l'ho sempre detto che mi sentivo in debito e mi auguro di essere all'altezza di portare il club dove merita, sicuramente un'altra categoria".

Lo ha detto il tecnico Andrea Mandorlini nel corso della presentazione da neo allenatore del Padova. Da ieri è stato richiamato sulla panchina dei patavini per prendere il posto dell'esonerato Salvatore Sullo.

"Per me umiltà e sacrificio sono sempre fondamentali. E' un altro inizio, per me conta da ieri e vado avanti e non mi interessa cosa è stato finora: questa è una categoria difficile e strana, bisogna uscire dal "fango" tutti insieme.

Ci conosceremo, andremo avanti di volta in volta, da domani si riparte, io penso al campo e far rendere al massimo la squadra, dare tutto quello che ho, poi sarà il tempo a dimostrare". A Padova, Mandorlini allenerà il figlio Matteo.

"Sul fatto di allenare mio figlio, c'è emozione da ambo le parti ma daremo il massimo entrambi. Emil Hallfredsson è importante, una situazione familiare oltre a Matteo, con lui abbiamo condiviso un percorso lungo dalla Lega Pro alla Serie A, vincendo, sono stati cinque sei anni importanti, oltre all'aspetto tecnico é un uomo di spogliatoio. Il contratto di sei mesi? A me sta bene così, adesso è un aspetto secondario, dobbiamo risalire in fretta, tutto il resto lo rivedremo col tempo". 

					

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