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Ranieri ferma la Roma

L’Inter va, Cagliari show, Toro ko
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L'Inter risponde vigorosamente al successo della Juve, poi rischia l'osso del collo lasciandosi rimontare due gol dal Sassuolo, ma il pirotecnico 4-3 finale piace parzialmente a onte. Il Cagliari esce allo scoperto e grida la sua voglia d'Europa. Sospinta da un Nainggolan in grande spolvero (gran gole un palo) viene a capo della tenace resistenza della Spal e si catapulta al quinto posto scavalcando le due romane.

Dopo il pari della Lazio arriva infatti anche quello della Roma che perde Cristante e Kalinic, manda in campo i claudicanti Perotti e Dzeko. Ranieri comincia con un punto alla Samp promettente, ma il lavoro da fare è ancora tanto

Il Torino spreca l'ennesima occasione per fare il salto di qualità. A Udine regala un tempo ai padroni di casa che vanno meritatamente in vantaggio con Okaka, poi i granata spingono forte con Belotti, ma i friulani resistono e salgono in zona tranquilla.

Una Roma sempre più incerottata saluta il suo antico maestro Ranieri chiamato al capezzale di una Sampdoria in zona retrocessione e con i suoi tifosi in rivolta contro Ferrero. Per lui un punto giusto e qualche segnale di ripresa. Fonseca in tribuna squalificato assiste alla perdita di altri titolari. Cristante si ferma dopo 8' ed entra Pastore, a fine tempo torna ai box Kalinic e entra Dzeko con la maschera protettiva.

Poco spettacolo e tanta tensione per i rispettivi problemi generano una gara spezzettata e con pochi spunti. L'ingresso di Perotti e Dzeko alza la qualità dei giallorossi che hanno qualche occasione, ma alla fine devono difendere il pari in dieci per il doppio giallo all'ingenuo Kluivert e Lopez salva su Bonazzoli.

Il Cagliari supera un nuovo esame di maturità, dà spettacolo contro la Spal ed entra ufficialmente in lotta per un posto in Europa. Squadra piena di talenti miscelati dall'esperto timoniere Maran, ritrova il suo uomo guida Nainggolan che segna un gol d'autore prende un palo, dà la scossa ai sardi che poi si giovano dell'ingresso di Nandez. Su un errore di Floccari Faragò raddoppia e per la tenace Spal è notte fonda.

Manca continuità e maturità al Torino che a Udine gioca una gara abulica e perde la quarta gara in trasferta: l'Udinese crea occasioni con Okaka, un palo di Sena, poi arriva il gol dell'ex romanista su assist di testa di Mandragora. Nella ripresa entra Zaza e il Toro parte all'attacco risolutamente, crea qualche occasione ma i tre punti dell'Udinese sono meritati.

L'Inter torna alla vittoria e lo fa, soffrendo nel finale, con il 4-3 inflitto al Sassuolo al Mapei Stadium grazie alle doppiette di Lukaku e Lautaro Martinez.

L'Inter resta in scia della Juventus. Antonio Conte in vista del match contro il Borussia Dortmund in Champions League non rinuncia all'attaccante argentino, in gol dopo due minuti di gioco con un destro a giro dal vertice sinistro dell'area.

La reazione neroverde è affidata a Domenico Berardi: l'esterno italiano salta Biraghi e batte Handanovic in diagonale. Alla mezz'ora di gioco Giacomelli è protagonista con un gol annullato a testa prima a Lautaro e poi a Caputo.

Nel finale di primo tempo Lukaku riscatta un avvio in chiaroscuro trovando il gol del 2-1 con un destro preciso dopo aver vinto il duello fisico con Peluso per poi siglare il tris nerazzurro su rigore al 45'. E al 71' Lautaro Martinez firma il poker: Muldur stende Barella in area e l'argentino dagli undici metri non sbaglia.

Ma il distacco di tre reti dura poco: Lazaro appena entrato perde palla e dà il via all'azione conclusa col gol di Djuricic su assist di Caputo. La partita si riapre e l'Inter subisce anche il terzo gol: Boga si scatena in area e trova l'illusorio 3-4 con una conclusione alle spalle di Handanovic.

L'Inter si chiude in trincea nel finale, resiste all'assedio del Sassuolo e si porta a -1 dalla Juventus in classifica.


					

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