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Seconda vittoria in campionato per il Cagliari di Maran che nell'anticipo della quarta giornata di Serie A supera per 3-1, tra le mura amiche, il Genoa di Andreazzoli. La partita e' stata decisa da un colpo di testa del "cholito" Simeone in apertura di secondo tempo e da un clamoroso autogol di Christian Zapata, ex difensore del Milan, a sei minuti dal novantesimo. Appena un minuto prima era infatti arrivato il temporaneo pareggio del Genoa con un bel destro di Kouame'. In contropiede, con gli ospiti sbilanciati in cerca del pareggio, e' arrivato il definitivo gol di Joao Pedro (87'), lanciato da solo davanti a un incolpevole Radu.
Prima dell'inizio della partita, la societa' sarda ha voluto rispondere ai "buu" razzisti uditi contro l'Inter nei confronti dell'attaccante Lukaku, distribuendo un volantino contenente una poesia di Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura, intitolata "noi siamo sardi". Il testo del componimento ricorda, fin dall'incipit, le origini ricche di contaminazioni del popolo isolano: "Noi siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi. Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese". Il presidente Giulini ha cosi' preso posizione contro quello che non puo' essere chiamato tifo: "Chi tradisce i nostri valori non puo' stare nel nostro stadio".
Prima dell'inizio della partita, la societa' sarda ha voluto rispondere ai "buu" razzisti uditi contro l'Inter nei confronti dell'attaccante Lukaku, distribuendo un volantino contenente una poesia di Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura, intitolata "noi siamo sardi". Il testo del componimento ricorda, fin dall'incipit, le origini ricche di contaminazioni del popolo isolano: "Noi siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi. Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese". Il presidente Giulini ha cosi' preso posizione contro quello che non puo' essere chiamato tifo: "Chi tradisce i nostri valori non puo' stare nel nostro stadio".