"Sono contrario a questa formula perché i club che giocano in Europa League sono penalizzati dall'arrivo di club dalla Champions - ha spiegato Mourinho -. Se la Juve alla fine dovesse vincere l'Europa League non sarebbe un vero successo per me, perché è una squadra costruita per la Champions. La scorsa stagione il Chelsea ha avuto problemi a qualificarsi in Champions ed è scivolato in Europa League con una squadra allestita per altri obiettivi".
Sistemata la Juventus, e indirettamente anche il suo predecessore Rafa Benitez, che aveva guidato i Blues nella conquista dell'Europa League, Mourinho si è tuffato nell'attualità della Premier League. Domani il suo Chelsea, primo in classifica, fa visita al Crystal Palace, ma per l'ex “special one” le favorite continuano ad essere le altre, persino l'Arsenal.
"Contro il Manchester City ha la possibilità di tornare in corsa. Il favorito resta comunque il City che deve recuperare due partite e ha in mano il proprio destino. Ma attenzioni anche al Liverpool che gioca una volta alla settimana. Non come noi che abbiamo una gara ogni tre giorni".
In vena di confidenze, Mourinho ha anche rivelato come la scorsa estate si sia estromesso da solo dalla corsa per la panchina del Manchester United. "Non so se mi volessero, ma quando ho incontrato (sir Alex) Ferguson gli ho parlato chiaro, dicendogli che nel mio futuro ci sarebbe stato il Chelsea. Ora però (David) Moyes merita un po' di tempo perché si trova in una realtà tutta nuova", le parole di Mourinho.