Certezze e dubbi di Prandelli

Tra gl’inamovibili i tre “vecchi” Buffon, Pirlo e De Rossi
[an error occurred while processing this directive]

Calcio

Certezze e dubbi di Prandelli

Tra gl’inamovibili i tre “vecchi” Buffon, Pirlo e De Rossi

Gigi Buffon, Andrea Pirlo, Daniele De Rossi. Otto anni dopo il trionfo di Germania 2006, la Nazionale si aggrappa ancora a loro, ai reduci del trionfo di Berlino. "Perché sono ancora là, sono attaccati alla maglia e hanno la stessa fame di allora" giura Cesare Prandelli. Non che la selezione azzurra che punta il Brasile il prossimo giugno non abbia altre frecce al proprio arco, ma corrisponde a verità che quei tre siano, al momento, i più affidabili: il portiere ha avuto un avvio di campionato un po' difficoltoso ma classe, esperienza e peso specifico nello spogliatoio lo rendono comunque un valore aggiunto. Il regista è una delle pochissime star italiane riconosciute a livello mondiale, a 34 anni suonati la Juve sta cercando di blindarlo ulteriormente per metterlo al sicuro dalla sirene di Chelsea e Real Madrid. Il giallorosso è stato letteralmente rigenerato dalla cura Garcia, e dopo due anni di anonimato è di nuovo il padrone del centrocampo romanista: di quello della nazionale, in realtà, non aveva mai smesso di esserlo.


E poi? L'amichevole contro la Germania (1-1) ha dato qualche segnale confortante, dopo le delusioni della doppia sfida con Armenia e Danimarca, mentre il 2-2 di Londra contro la Nigeria ha lasciato qualche dubbio soprattutto per le amnesie difensive. Il ct si è lamentato del poco tempo a disposizione per provare. "Faccio tanti esperimenti in campo perché ho poco tempo: non aver avuto gli stage non è un problema ma un dato di fatto. Certo, ne avessi avuto qualcuno non avrei dovuto chiamare tanti giocatori e non saremmo incappati in certe figuracce, almeno nei risultati". A sei mesi dal Mondiale (ma in realtà, una manciata di test e qualche giorno di ritiro), Prandelli ha in testa alcune certezze, diversi giocatori in bilico ("Ne ho in mente 35" spiega, ma alla fine dovranno essere solo 23), e un paio di moduli tra cui scegliere, o da alternare. "Sui moduli ho le idee abbastanza chiare - ha ribadito - anche se dobbiamo stabilire bene qual è il migliore. Non vorrei parlare dei 23 che verranno in Brasile.


In questo momento piuttosto mi interessa verificare il modulo tattico. In particolare, capire come dare densità al centrocampo, che sia in grado di difendere e attaccare. Parlare di 4-4-2 o 3-5-2 è solo un discorso di numeri in questo momento. Ogni partita costituisce un banco di riflessione". Le certezze, oltre ai tre veterani, al momento sono i tre centrali juventini Barzagli, Bonucci e Chiellini, gli esterni Maggio e Candreva, i centrocampisti Montolivo e Marchisio, e poi Balotelli, Rossi (in gol contro la Nigeria) e Osvaldo. Ma se i difensori risultano (nonostante qualche amnesia di troppo) abbastanza affidabili, lo stesso non si può dire degli altri, che pure ci saranno sicuramente: Montolivo langue nella crisi generale del Milan, Marchisio siede spesso in panchina a vantaggio di Pogba, per Balotelli vale il discorso di Montolivo con l'aggravante dell'imprevedibilità bizzosa del personaggio, che lo accomuna al collega Osvaldo.


Giuseppe Rossi è la grande novità positiva della stagione: Prandelli prega che Pepito si conservi così fino a giugno, e fa le prove con lui e Balo. E gli altri? In questo momento vanno Florenzi e Cerci, Parolo e Thiago Motta, Gilardino e Insigne, si stenta di più in difesa. Senza contare i "grandi vecchi" come Di Natale e Totti, cui il ct ha lasciato uno spiraglio aperto, contando magari di recuperare alla causa anche El Shaarawy. Ma sarà il campionato, nei prossimi mesi, il vero giudice. "Ora tutti pensano al campionato, poi al Mondiale saranno tutti tifosissimi. Mi piacerebbe più entusiasmo ora" è il mantra di Prandelli. 

martedì, 19 novembre 2013, ore 18.21

Tutti i risultati

Rai.it

Siti Rai online: 847