Richiesta soft
di Alberto Rimedio
Richiesta soft. Il procuratore federale Stefano Palazzi invoca un punto di penalizzazione e centomila euro di ammenda a carico del Napoli, coinvolto per responsabilità oggettiva nell’ennesimo capitolo del calcio scommesse.
I fatti risalgono al maggio 2010: ultima giornata di campionato, secondo l’accusa l’allora terzo portiere Matteo Gianello propone ai compagni Cannavaro e Grava di perdere la partita contro la Sampdoria. I due difensori rifiutano subito la combine, ma non denunciano il tentato illecito. "Ho parlato in tono scherzoso - spiega Gianello - e mi sono ritirato quando ho visto che loro non avevano intenzione, anche perché nella mia carriera ho sempre giocato per vincere. Quagliarella, invece, non ne sapeva nulla".
Questa la versione dell'ex portiere, mentre Cannavaro e Grava hanno sempre negato di aver ricevuto proposte di combine. Da qui, comunque, il processo davanti alla commissione disciplinare, che rifiuta l’ipotesi di patteggiamento di Gianello, un anno e quattro mesi di squalifica. Poi tocca alla requisitoria di Palazzi: se il procuratore federale non affonda il colpo contro il Napoli, diverso è il discorso relativo ai calciatori: Palazzi chiede nove mesi di squalifica per Cannavaro e Grava, tre anni e tre mesi per Gianello. Dopo le arringhe difensive, dibattimento chiuso: per la sentenza si dovrà attendere fino a giovedì o venerdì, ma difficilmente il primo grado del giudizio sportivo eviterà al Napoli il -1.
lunedì, 10 dicembre 2012, ore 20.20