Sospetti sull'oro della Sotnikova
Fa discutere la composizione della giuria del pattinaggio di figura
Nessun sospetto, competizione regolare.
Il giorno dopo il Cio getta acqua sul fuoco sulle polemiche legate al singolo femminile del pattinaggio di figura. I verdetti di ieri, infatti, continuano a far discutere perche' il trionfo di Adelina Sotnikova su Yuna Kim e Carolina Kostner ha fatto storcere il naso a molti, e non solo per l'ampio divario nei giudizi.
A finire sul banco degli imputati la composizione della giuria, con i nove arbitri che vengono selezionati attraverso un sorteggio in una rosa di 13 nomi. Tra il corto e il libero, pero', quattro giudici vengono sostituiti. E qui sta il pomo della discordia: rispetto alla prima parte della gara, sono usciti dal panel i giudici di Usa, Corea del Sud, Gran Bretagna e Svezia e al loro posto ecco quelli di Ucraina, Russia, Estonia e Francia.
Nomi e origini discutibili. Il giudice ucraino e' quel Yuri Balkov che e' stato sospeso per un anno per aver provato a truccare l'esito della danza sul ghiaccio a Nagano mentre per la Russia c'era Alla Shekhovtseva, moglie del direttore generale della Federazione di pattinaggio russa, Valentin Pissev. E se l'Estonia e' una nazione tradizionalmente vicina ai padroni di casa, la Francia vanta il poco edificante precedente di Marie-Reine Le Gougne e dello 'scambio di voti' con la Russia a Salt Lake City.
Un contesto, insomma, che da' forza ai complottisti che sostengono come la Sotnikova sia stata premiata oltremisura, a danno di Yuna Kim e Carolina Kostner. "A detta di molti, la prestazione di Adelina e' stata assolutamente fantastica - la reazione del Cio per bocca del portavoce Mark Adams - Non sono un esperto ma so che c'e' un sistema di giudizio abbastanza sofisticato e garantito. Ad oggi stiamo solo facendo ipotesi".
Adams ha poi ricordato che al momento non e' arrivato alcun ricorso e qualora arrivasse sarebbe di competenza dell'Isu, la Federazione internazionale di pattinaggio. Anche sulle polemiche legate alla composizione della giuria, il portavoce del Cio alza le spalle. "E' la Federazione che decide e comunque i nomi dei giudici sono sotto gli occhi di tutti, tutti sanno chi sono - replica - E, ripeto, finora non c'e' stato alcun reclamo".
venerdì, 21 febbraio 2014, ore 10.34