Trionfo di Webber in Ungheria

Il pilota della Red Bull, nuovo leader del Mondiale, precede Alonso e Vettel, quarto Massa
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Motori
01-08-2010

Trionfo di Webber in Ungheria

Il pilota della Red Bull, nuovo leader del Mondiale, precede Alonso e Vettel, quarto Massa

Mark Webber trionfa nel Gp d'Ungheria, 12° appuntamento del Mondiale 2010 di Formula 1. Il pilota australiano della  Red Bull, nuovo leader del campionato, ha centrato il quarto successo stagionale e il sesto della carriera precedendo, sull'asfalto dell'Hungaroring, la Ferrari dello spagnolo Fernando Alonso. Il tedesco Sebastian Vettel, con l'altra Red  Bull, ha chiuso al terzo posto davanti alla Ferrari del brasiliano Felipe Massa.

A punti anche il russo Vitaly Petrov (Renault), il tedesco Nico Hulkenberg (Williams), lo spagnolo Pedro De la Rosa (Sauber), l'inglese Jenson Button (McLaren-Mercedes), il giapponese Kamui Kobayashi (Sauber) e il brasiliano Rubens  Barrichello (Williams). Con 161 punti, Webber si prende il primato in classifica generale e scavalca l'inglese Lewis  Hamilton. Il pilota della McLaren-Mercedes, oggi costretto al ritiro, rimane a quota 157. Vettel e' terzo a quota 151 e  precede Button, quarto con 147 punti. Alonso, con 141 punti, e a -20 dalla vetta.

Tra i costruttori, la Red Bull balza al comando con 312 punti.La McLaren e' seconda con 304. La Ferrari, terza, ha 238 punti. Il Mondiale si ferma per 4 settimane: si riparte il 29 agosto da Spa con il Gp del Belgio. Capolavoro e Budapest  e Mark Webber fa il pieno. Il pilota australiano della Red Bull trionfa nel Gp d'Ungheria con una gara perfetta e vola in  vetta al Mondiale prima del break estivo. Il 34enne guida una monoposto strepitosa che consente di azzardare una strategia 'rischiatutto': oltre 40 giri con pneumatici soft diventano una passeggiata sul rovente asfalto dell' Hungaroring. Webber rimedia ad una partenza balbettante, centra il quarto successo stagionale e il sesto della  carriera. Risultato: 161 punti e primato in classifica, complice il k.o. della McLaren-Mercedes di Lewis Hamilton.

L'ultima gara prima delle vacanze regala sorrisi anche alla Ferrari, che sistema Fernando Alonso al secondo posto e Felipe Massa al quarto. Lo spagnolo riesce a difendere la piazza d'onore e relega Sebastian Vettel in terza posizione. Il tedesco, partito dalla pole position, butta via un successo piu' che probabile per un'imperdonabile leggerezza. Con 151 punti, Vettel e' terzo in classifica generale a 6 lunghezze da Hamilton. Alonso, a quota 141, a -20 dalla vetta e a 6 punti dalla quarta posizione dell'iridato Jenson  Button. Cambia volto anche il Mondiale costruttori: Red Bull al top con 312 punti, McLaren costretta a inseguire con 304 e Ferrari terza, a debita distanza, con 238.

I numeri sono il prodotto di una gara che si accende al via per merito del Cavallino. Al semaforo verde, Alonso manda  in frantumi il progetto di una doppia fuga Red Bull: scavalca Webber e prova ad insidiare anche Vettel. Il tedesco  chiude la porta alla prima curva e prova a salutare al compagnia.Il leader guadagna quasi un secondo al giro sulla rossa con targa spagnola ed e' gia' un miracolo che Alonso riesca a tenere dietro l'altra macchina con le ali. Su un tracciato che vieta i sorpassi, la situazione e' congelata fino alla prima tornata di pit stop che, tra il 15° e il 16° giro, coincide con l'ingresso della safety car. Vettel archivia la sosta senza problemi ma si ritrova alle spalle di Webber, che non rientra ai box e prosegue: la decisione, azzeccatissima, si rivelera' decisiva.

Nella pit lane intanto succede di tutto: la Renault di Robert Kubica e la Force India di Adrian Sutil si scontrano, la  Mercedes Gp di Nico Rosberg perde la ruota posteriore destra che semina il panico provocando una contusione ad un  meccanico della Williams. Paga dazio Massa, che nella bagarre cede il quarto posto a Hamilton. Al 24° giro pero' l'inglese e' costretto al ritiro dal cedimento della sua McLaren: addio gara e, un'ora piu' tardi, addio anche al primato iridato.

In pista il copione cambia quando i commissari sanzionano il comportamento tenuto da Vettel prima dell'uscita di  scena della safety car: il tedesco, reo di essersi allontanato troppo dalla 'coda' di Webber, per l'ingenuita' viene punito  con un drive through e dopo 32 giri dei 70 previsti si ritrova terzo. Il suo compagno, intanto, continua a volare nonostante le gomme usurate. Quando si ferma nel corso del 44° passaggio, l'australiano ha quasi 24 secondi di  margine: pit stop perfetto, la prima posizione e' salva. Alonso deve pensare a difendere il secondo posto dall'assalto  di Vettel, che si incolla alla F10 dell'asturiano senza pero' confezionare un attacco vero e proprio fino alla bandiera a  scacchi.

Webber chiude passeggiando tra gli applausi, Vettel si congeda con mentre le scintille si vedono ai margini della zona punti nel duello tra ex ferraristi stagionati. Michael Schumacher, con una Mercedes sempre deludente, non  esita a stringere la Williams di Rubens Barrichello per evitare il sorpasso. Il brasiliano, per anni scudiero del sette volte  campione del mondo, rischia di finire contro il muro ma alla fine si prende il decimo posto. Sipario e box chiusi per 4 settimane: i motori si riaccenderanno per il Gp del Belgio in programma a Spa il 29 agosto.

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