17-05-2012
Reja, lascio la Lazio
Il tecnico, Lotito mi ha chiesto di pensarci ma non cambio idea
ROMA, 17 MAG - La notizia circolava sottobanco da giorni, ma quando oggi è deflagrata ha comunque sorpreso: tra il tecnico Edy Reja e la Lazio è addio. ''Lascio la Lazio. Non sono uno che cambia idea'', dichiara l'allenatore al telefono da Gorizia dove è rientrato ieri sera. ''La motivazioni sono quelle che conoscete”.
Dopo due anni e mezzo si interrompe quindi un matrimonio iniziato con l'esonero di Ballardini e l'obiettivo di centrare una salvezza quasi insperata e culminato con l'Europa League centrata per due anni consecutivi. E una qualificazione in Champions persa per due volte nella parte finale del campionato e sempre a favore dell'Udinese: lo scorso anno per una differenza reti, quest'anno per due punti.
Un rammarico, unito alle critiche da parte di un ambiente sempre pronto a sfruttare qualche passo falso per sottolineare la mancanza di un gioco esaltante, che neppure la doppia vittoria nel derby con la Roma è riuscita a mitigare. ''Questo di Roma è un ambiente negativo da tutte e due le parti'', si è sfogato il tecnico di Gorizia a Cittaceleste.it. ''Reja, Lotito, giocatori, è stata una critica continua - ha aggiunto -. Sembra che non abbiamo fatto nulla in questi due anni, in cui siamo arrivati per due volte in Europa League. Certo, se quest'anno avessimo centrato l'obiettivo Champions, le considerazioni sarebbero state diverse”.
E invece il sogno Champions cullato per tutto l'inverno si è sciolto come neve al sole di maggio. Complici qualche punto perso per strada (gli ultimi, con il Bologna e il Lecce in casa); i mancati rinforzi di gennaio, ancor più necessari dopo le partenze di Sculli e Cissè e le divergenze con il presidente Lotito e il ds Tare culminate con le dimissioni presentate e poi ritirate alla vigilia della partita con l'Atletico Madrid.
''Qualcuno mi ha anche dato del vigliacco perchè ho ripensato alle mie dimissioni prima della gara contro l'Atletico Madrid. I ragazzi mi hanno chiesto di rimanere vicino alla squadra, ed allora sono rimasto. Fa male pensare che un quarto posto sembra che non valga nulla''. Si rattrista Reja che in questa stagione ha dovuto fare incontro a oltre 40 infortuni. ''Hanno reso la stagione difficile - ha ammesso -. Inoltre la campagna di rafforzamento, a gennaio, è andata male. Dopo il calciomercato mi sono ritrovato senza 4-5-6 titolari per colpa di estenuanti trattative, troppo lunghe, che alla fine non si sono concluse”. Ecco quindi la decisione di mollare, spiazzando anche la società che, prima dell'esternazione di oggi, confidava forse che tutto si sarebbe appianato per prolungare il contratto in scadenza il 30 giugno.
''Ho chiamato subito il mister ed ha confermato quanto riportato dagli organi di informazione - ha spiegato il responsabile della comunicazione Stefano De Martino a Lazio Style Radio -. Adesso sarà Reja a dover confermare ufficialmente questo pensiero e spiegare ai tifosi il motivo per il quale non intende proseguire sulla panchina della Lazio''. Ora si apre ufficialmente il toto allenatore: Gianfranco Zola e Roberto Di Matteo sono i nomi che si rincorrono. Ma nessuno dei due convincerebbe piu' di tanto la dirigenza biancoceleste. In fondo, chi arriverà a Roma dovrà fare meglio del quarto posto ottenuto da Reja.