I colori del giro si spengono. Muore Weylandt

Sull'asfalto della discesa di passo del Bocco a 25 km da Rapallo la tragica caduta. Inutili i soccorsi prestati al ciclista belga della Leopard
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Giro d'Italia 2011
09-05-2011

I colori del giro si spengono. Muore Weylandt

Sull'asfalto della discesa di passo del Bocco a 25 km da Rapallo la tragica caduta. Inutili i soccorsi prestati al ciclista belga della Leopard

    Terza tappa maledetta. Muore il ciclista della Leopard Woutr Weylandt a 25 km dall'arrivo di Rapallo. Una tragica caduta sulla discesa di passo del Bocco. I colori del giro si spengono oggi intorno alle tragiche immagini dei soccorsi e alle notizie che il collega Andrea de Luca via telefono forniva minuto dopo minuto.
    Doveva essere una festa e invece dietro una delle ultime curve era in agguato il tragico destino che si è portato via un ragazzo di 26 anni che aveva polmoni e gambe pronte come aveva scritto in un post di tweeter il sei maggio scorso alla vigilia della partenza del Giro da Torino.

    Il ciclista belga della Leopard Wouter Weylandt cade e sbatte la testa su un guard rail. Urto violentissimo, il ragazzo rimane immobile sull'asfalto non da segni di vita. Sul traguardo cade un surreale silenzio. Pochi istanti prima sul lungomare era una festa di suoni, colori. Insomma una festa come sempre la si incontra ad ogni appuntamento.
    Weylandt rimane a terra. Gli viene praticato un massaggio cardiaco in attesa dell'elisoccorso che si è alzato in volo da Genova. Sul posto i cellulari non prendono e l'appello viene dato da Rai Sport di intervenire con tempestività. Sono minuti interminabili.

    L'elicottero non riesce a prendere con il verricello il ciclista. Intervengono i pompieri. Il suo cuore continua a battere e ci si aggrappa in questi momenti alle flebili speranze che dentro ciascuno si rimpiccioliscono sempre di più man mano che passavano i minuti. Le immagini dei soccorsi passano in tv.
    La ricostruzione di Popovich che era dietro Weylandt parla di un urto su un muretto con il piede e poi il balzo di crca 20 metri. L'organizzazione del Giro d'Italia ha deciso di annullare il cerimoniale. Cala il sipario su questa maledetta tappa e forse anche sul Giro che da domani riparte ma con un spirito sicuramente diverso.

    Dopo circa 40 minuti, i medici intervenuti sul posto hanno dovuto constatare il decesso dell'atleta. Weylandt e' il quarto atleta a perdere la vita nella storia della corsa. Nel 1952, nel corso della Siena-Roma (quarta tappa), il veneto Orfeo Ponsin perse il controllo della bicicletta nella discesa della Merluzza e si schianto' contro un albero.
    L'edizione del 1976 fu funestata dalla morte dello spagnolo Juan Manuel Santisteban, vittima di una caduta nella prima frazione a Catania. Nel 1986, invece, la volata sul traguardo di Palermo fu fatale per Emilio Ravasio, in coma irreversibile dopo la caduta in volata.
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