La camera oscura

Le considerazioni di Massimo Angeletti sul Gp Usa
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Motori
25-07-2011

La camera oscura

Le considerazioni di Massimo Angeletti sul Gp Usa

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E’ arrivato anche il giorno di Casey Stoner. Pensate: questo pilota, questo uomo è in testa al mondiale, guida come pochi altri al mondo e nella storia, ha realizzato nove podi in dieci gare, con cinque vittorie ed uno zero provocato da altri (la caduta di Jerez causata da Rossi, in cui l’australiano era del tutto incolpevole) eppure era in discussione.


In tutti gli sportivi è ancora viva, infatti, la sua fuga nel 2009 dalla Ducati, I suoi problemi di origine nervosa e la sua fragilità psicologica. Così si pensava: Inoltre Stoner arrivava a Laguna Seca dopo aver perso I duelli al Mugello e al Sachsen proprio con Lorenzo e con Pedrosa.

 
In America è riuscito a dimostrare, sia con la tattica di gara, che con la sua puntigliosità, che invece la sua psiche è a posto, non c’è nulla che non va. Merita di essere in testa al mondiale, merita la piena fiducia di tutti. Anzi in molti, noi compresi, gli dovremmo delle scuse per aver sottovalutato il suo talento. Abbiamo confuso la sua indole schiva e solitaria con la fragilità.


Invece ha il suo carattere, è riervato e non vive il paddock. Ma questa non può essere una colpa. A Laguna Seca è partito cautamente (se si può dire di uno che va a trecento all’ora) e prima Pedrosa e poi Lorenzo, ha chiuso I conti in sospeso: due sorpassi magistrali, uno, quello sul compagno di squadra, proprio al famigerato “Cavatappi” che fu il punto dove Rossi lo beffò nel 2008. Ha chiuso anche I conti con quel passato, lui che si lamentava, pur vincendo, dell’anteriore della Ducati e che nessuno prendeva sul serio, con la scusa della sua “fragilità” psicologica. Ha chiuso I conti anche con la Ducati, oggi che quella moto viene messa in discussione anche dal più grande di tutti, da Valentino Rossi. Aveva ragione Stoner, anche in questo caso.


Allora sul podio californiano, Casey Stoner, da Curry Curry, Australia, può chiudere gli occhi e rivedere in un attimo tutti I guai passati, lasciarli come in un sorpasso, tutti alle spalle. Lontani e lontano. Chiudere gli occhi e godersi, in solitudine il profumo della vittoria e della maturità sportiva.


Massimo Angeletti 

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