Inizio senza vittorie

Marco Lollobrigida ci racconta le prime due partite del Mondiale

Centomila spettatori, colori che si mischiano e migliaia di vuvuzelas che fanno da colonna sonora perpetua.

Una partita divisa in due, quella tra i Bafana Bafana di Parreira e i verdi di Aguirre. Al Messico va il primo tempo, al Sudafrica il secondo.

Nella prima parte i padroni di casa subiscono le giocate messicane: sono Giovani e Guillermo Franco a impensierire Kuhne che è straordinario a proteggere ogni centimetro della sua porta.

Nel secondo tempo la musica cambia. Il Sudafrica gioca in velocità e da un contropiede innescato da Dikachoi, Tshabalala esibisce classe e potenza che si traducono nel gol del vantaggio. In lingua zulu, il suo nome significa regalo e questo gol è per il suo popolo.

A seguire, il guardiano Kuhne si supera ancora e nega il pareggio a Giovani volando all’incrocio dei pali. I Bafana Bafana potrebbero raddoppiare, ma Modise, contrastato al limite del regolamento da Rodriguez, tira  tra le braccia del portiere Perez. Chi non sbaglia è Rafa Marquez che , complice il fuorigioco sbagliato dei sudafricani, realizza la rete dell’uno a uno. E’ il 78' e il finale potrebbe essere diverso. Potrebbe. Perché è il palo a negare il gol a Mphela e la vittoria al Sudafrica.

Nel complesso una bella gara. A differenza di Francia – Uruguay, dove a dominare è la noia. E un messaggio sugli spalti da parte irlandese per Henry, definito un imbroglione. Govou in apertura prova a spaventare la Celeste su assist di Ribery. Forlan per l’Uruguay tiene alta l’attenzione di  Lloris, e Gourcuff  per la Francia i riflessi di Muslera.

 

All’ottantesimo la squadra di Tabarez rimane in dieci per l’espulsione di Lodeiro: entrato al 63esimo, rimedia due ammonizioni in venti minuti. In ogni caso, per Domenech, la vittoria è un’illusione. Finisce zero a zero. Una brutta Francia, e c’è veramente poco da applaudire