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Ferrari e il dopo Domenicali

"Sappiamo che c'è molta strada da fare", ha ammesso Alonso

A Shanghai, sul muretto della Ferrari non ci sarà Stefano Domenicali. Dopo otto anni da team principal, ha deciso di farsi da parte nella speranza che lo scossone delle sue dimissioni possa servire a dare quella sferzata del quale tutta la squadra necessita per uscire dall'ennesima partenza falsa.


La F14 T, infatti, non è all'altezza della W05 della Mercedes, ma neanche delle altre monoposto spinte dal "power unit" della stella a tre punte. Al suo posto esordio per Marco Mattiacci, la soluzione interna scelta dal presidente Montezemolo.


Certamente il suo non sarà un compito facile, come ha tenuto a sottolineare anche Fernando Alonso nel corso della conferenza stampa dei piloti del giovedì Domani, in quella dedicata ai team principal non ci sarà Mattiacci, ma Pat Fry."Sarà necessario fare progressi in tutte le aree e sappiamo che c'è molta strada da fare", ha ammesso Alonso.


Difficilmente, quindi, vedremo sia Alonso sia Kimi Raikkonen lottare per la pole position e per la vittoria finale, perché la battaglia per il miglior tempo in qualifica e per il primo posto sembra essere un fatto privato tra i due portacolori della Mercedes, con Rosberg che proverà a pareggiare i conti con Hamilton nel numero di gare vinte per mantenere la leadership della classifica iridata.


Questo, così come accaduto in Bahrain, dovrebbe garantire un po' di "spettacolo" con un duello tra i due come quello al quel si è assistito nel giri conclusivi di Sakhir.

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