"E' stato lo scudetto di tutti, di tutti quelli che hanno lavorato per questa squadra, non solo giocatori, staff e dirigenti, ma anche le persone che ci hanno sempre dato una grossa mano, che hanno fatto sì che non ci mancasse nulla, dimostrando grande amore nei nostri confronti. Abbiamo vinto lo scudetto perché avevamo più fame degli altri". Nelle parole di Claudio Marchisio c'e' ancora l'emozione e la gioia per il tricolore che la Juventus e' tornata a cucirsi sul petto dopo tanti anni di sofferenza, tra calciopoli, serie B e campionati deludenti.
"La premiazione, l'ingresso in campo uno per volta, chiamati dal pubblico a gran voce davanti alle nostre famiglie e ai nostri figli, e' stato un cerchio che si e' chiuso dopo aver iniziato il nostro lavoro a luglio con grande voglia di fare e di crescere insieme, e' stato un anno straordinario", continua il centrocampista torinese ai microfoni di Sky Sport - e' stato importante anche il nostro modo di giocare, abbiamo sempre cercato di giocarci la partita sia in casa che fuori, tutto questo grazie a Conte, al nostro allenatore che ci ha portato la mentalità giusta per vincere".
Una Juve affamata e che voleva assolutamente mettere le mani sullo scudetto: "Perché da tanti anni non si vinceva nulla e alcuni di noi erano anche nella squadra degli ultimi due anni e che prima di vincere ha passato stagioni veramente importanti a livello di sensazioni, di gruppo e del contesto in cui ha vissuto quel periodo la Juventus. Quegli anni hanno fatto nascere quel fuoco e quella voglia che ci hanno portato a fare questo percorso iniziato con lo scudetto e che vogliamo portare avanti a cominciare dalla finale di Coppa Italia con il Napoli".