In Giappone vince Pedrosa

Lo spagnolo della Honda più vicino al leader mondiale Lorenzo arrivato secondo, Rossi settimo
[an error occurred while processing this directive]

Motori

In Giappone vince Pedrosa

Lo spagnolo della Honda più vicino al leader mondiale Lorenzo arrivato secondo, Rossi settimo

Un solo sorpasso è troppo poco per lo spettacolo, ma basta per tenere aperto il mondiale della MotoGP. Dani Pedrosa con la sua manovra al 13/o giro nel Gp del Giappone su Lorenzo ha vinto ancora, la sua quinta volta nella stagione 2012, la sua seconda affermazione consecutiva. Il pilota della Honda vuole giocarsi le sue chance per il titolo, cosa che fino a oggi non era mai riuscito a fare fino in fondo da quando corre nella classe regina, meno che mai contro il suo acerrimo nemico Lorenzo.


Il maiorchino, però gli oppone una stagione da manuale del motociclismo. Un solo zero, 8 secondi posti e sei vittorie. Lorenzo non è praticamente mai sceso dal podio nel 2012 e facendo questo non si è mai nemmeno avvicinato al terzo gradino. E nelle ultime tre gare, a Lorenzo basterà arrivare sempre secondo per vincere comunque il mondiale e rompere le uova nel paniere di Pedrosa. Una impresa possibile, che potrebbe essere ostacolata solo da Casey Stoner in Australia.


Il campione del mondo in carica, che è rientrato proprio in Giappone dopo la lunga convalescenza per la lesione ai tendini della caviglia che lo ha tenuto lontano dalle piste per tre gare, sulla pista di Phillip Island non fallisce mai, oltre tutto quella che si correrà tra due settimane, sarà l'ultimo GP della carriera che si concluderà a Valencia il prossimo 11 novembre. La motivazione per Stoner, dunque, è maggiore di quella di Lorenzo e di Pedrosa. Davanti al suo pubblico Stoner non vuole fare brutta figura e a rimetterci potrebbe essere Lorenzo.


Quanto fatto da Pedrosa a Motegi, comunque, vale moltissimo anche dal punto di vista simbolico. Quando la Ducati era una MotoGP competitiva, infatti, le Honda arrivavano dietro, ma quest'anno per i vertici della casa nipponica che è anche padrona del circuito, il pericolo era una possibile vittoria di Lorenzo e della Yamaha, soprattutto dopo la pole di sabato. Uno smacco non tollerabile, che comunque Pedrosa con un solo sorpasso ha evitato. Oltre alla conferma della competitività di Andrea Dovizioso, quarto con la Yamaha privata del Team Tech3, c'è l'ennesima testimonianza del cattivo stato di forma della Ducati.


Rossi ha detto a inizio week end che il posto giusto per la gara sarebbe stato il sesto/settimo posto, confermando poi le sue parole domenica. A voler essere maligni sulla coppia Rossi/Ducati, si potrebbe insinuare qualcosa di differente, ma i fatti danno ragione a Valentino anche perchè davanti a lui non c'è nessun altro in sella alla moto italiana. "Penso che abbiamo fatto il massimo che potevamo fare - ha confermato dopo il Gp del Giappone Rossi - durante tutto il fine settimana. Abbiamo lavorato bene sulla moto e anche oggi, per la gara, avevo un buon setting. Purtroppo al momento questo è il nostro potenziale e il nostro passo, soprattutto nei primi giri, ancora non è a livello degli altri.


Oggi ho guidato al massimo per tutta la gara, ho cercato di riprendere Bradl e alla fine mi sono avvicinato. Secondo me da quando abbiamo il nuovo telaio e il nuovo forcellone abbiamo trovato la costanza. Però c’è ancora da lavorare, perdiamo ancora tanto in accelerazione dove non riusciamo a mettere in terra tutti i cavalli. In ogni caso ci impegneremo al massimo fino alla fine e vedremo cosa viene fuori".




domenica, 14 ottobre 2012, ore 08.17

Tutti i risultati

Rai.it

Siti Rai online: 847